L'Italia "si ferma" per due settimane, Emiliano: «Accolta richiesta delle Regioni»

Il governatore della Puglia: «Se rispetteremo le prescrizioni la vittoria sarà più probabile e ampia»

giovedì 12 marzo 2020 0.37
Nuove misure di contrasto alla diffusione del Coronavirus su tutto il territorio nazionale. Ieri il premier Giuseppe Conte ha firmato un ulteriore decreto che amplia il numero e la tipologia di attività che devono restare chiuse per provare a contenere il contagio da Covid-19. Accoglie con favore la notizia il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che postando su Facebook la famosa canzone "Viva l'Italia" di Francesco De Gregori scrive: «Il presidente Conte ha annunciato il fermo per due settimane dell'Italia accogliendo la richiesta di tutte le regioni italiane. Sarà fermata ogni attività che non sia necessaria alla lotta contro il Coronavirus».

«Abbiamo più volte detto che l'Italia è già totalmente ferma dal punto di vista economico e che non avrebbe avuto senso consentire a chi ancora non ha capito la serietà della situazione di avere ancora la scusa di tenere comportamenti scorretti - continua Emiliano. Se da domani tutta l'Italia saprà fermarsi e pensare soprattutto a frenare il contagio, la nostra vittoria sarà più probabile e ampia. Vi invito, pertanto, ad accettare le decisioni del Governo col massimo della disciplina e della pazienza possibile».

«Stiamo uniti, schieriamoci a testuggine, siamo pronti ad ogni atto necessario per abbassare il rischio per tutti coloro che dovranno comunque esporsi al rischio, non potendo rimanere a casa per adempiere al loro dovere - prosegue il governatore. Tanti dovranno affrontare questa battaglia in prima linea. Hanno bisogno di sapere che apprezziamo il loro sacrificio e il loro lavoro».

Poi da Emiliano arriva il ringraziamento alla «Indomita squadra della sanità pugliese che si sta preparando alla grande battaglia. Sono uomini e donne che spesso non abbiamo compreso; alle volte li abbiamo persino aggrediti, abituati come eravamo alla loro scontata presenza. Da oggi quei dottori, infermieri e operatori sanitari dobbiamo sostenerli sempre, anche quando sfiniti non dovessero riuscire ad essere con voi come li desiderate. Amateli e rispettateli e loro vi ameranno e rispetteranno e faranno di tutto per farvi guarire, a prezzo della loro stessa salute. Sosteniamoci l'un l'altro e non perdiamoci d'animo. Vogliamoci bene, adesso anche di più che dopo l'ultimo mondiale di calcio. Perché quella che stiamo per disputare non è una partita, ma una gara per la vita e per la salute».