La Befana dell'Amiu, rifiuti in cambio di doni ai bambini
La manifestazione per aiutare le giovani leve ad imparare l'importanza di differenziare
sabato 6 gennaio 2018
Ieri mattina, in corso Vittorio Emanuele, il presidente e gli operatori dell'Amiu hanno accolto i piccoli cittadini nei pressi del palazzo dell'Economia per festeggiare insieme l'imminente arrivo della Befana. Nel gazebo allestito per l'occasione dall'azienda comunale, ogni bambino che ha portato con sé un rifiuto da differenziare ha ricevuto in dono un gadget, una scopina o un piccolo bidoncino, rigorosamente targati Amiu, insieme a un sacchetto di cioccolatini.
«Ieri mattina abbiamo distribuito oltre 250 gadget ad altrettanti bambini e bambine che hanno voluto festeggiare con noi la Befana di Amiu - commenta il presidente di Amiu, Sabino Persichella - una vecchia signora che vola su una scopa per essere pronta a spazzare tutti luoghi della città, convinta che pulito significhi bello e che differenziare sia un gioco divertentissimo, adatto a tutti. Un'iniziativa piccola ma significativa per continuare a sensibilizzare i bambini e i ragazzi sull'importanza della raccolta differenziata. Mi hanno colpito la consapevolezza e la preparazione di gran parte dei bambini che ci ha fatto visita: molti adulti dovrebbero imparare da loro a prendersi cura della propria città e a rispettare lo spazio pubblico».
«Ieri mattina abbiamo distribuito oltre 250 gadget ad altrettanti bambini e bambine che hanno voluto festeggiare con noi la Befana di Amiu - commenta il presidente di Amiu, Sabino Persichella - una vecchia signora che vola su una scopa per essere pronta a spazzare tutti luoghi della città, convinta che pulito significhi bello e che differenziare sia un gioco divertentissimo, adatto a tutti. Un'iniziativa piccola ma significativa per continuare a sensibilizzare i bambini e i ragazzi sull'importanza della raccolta differenziata. Mi hanno colpito la consapevolezza e la preparazione di gran parte dei bambini che ci ha fatto visita: molti adulti dovrebbero imparare da loro a prendersi cura della propria città e a rispettare lo spazio pubblico».