La Camera Penale di Bari sul Palagiustizia: «Ministero ha idea singolare del rispetto dei tempi»
Dopo la diatriba esplosa ieri tra governo e comune sono intervenuti i diretti interessati
venerdì 24 agosto 2018
9.45
Dopo il botta e risposta che nella giornata di ieri ha visto il ministero di giustizia e il comune di Bari darsi a vicenda le "colpe" dei ritardi e della situazione in cui si trova la giustizia barese, arriva la replica della Camera Penale di Bari diretta interessata alla vicenda.
«Preso atto dell'odierno comunicato (la nota è di ieri sera ndr) diffuso dal ministero della giustizia - scrivono - non può farsi a meno di constatare come quest'ultimo abbia una idea alquanto singolare del rispetto dei tempi. Ha affermato infatti che "sta facendo tutto quanto in proprio potere e sta rispettando i tempi previsti. Così come procede speditamente la procedura di individuazione della soluzione ponte più stabile", dimenticando però che, dopo l'annuncio di oltre due mesi fa in pompa magna, con orgoglio e mettendoci la faccia, della scelta definitiva della nuova sede, ha azzerato il tutto, ritornando al punto di partenza, nonostante l'imminente scadenza del termine per lo sgombero dell'immobile di via Nazariantz. Crediamo quindi che i cittadini abbiano ancora una volta la possibilità di valutare capacità ed affidabilità di chi sta gestendo questo grave problema che affligge la nostra comunità ed al contempo auspichiamo che le Istituzioni vogliano spendere tutto il loro peso istituzionale per ottenere un reale cambio di marcia nell'approccio alla vicenda».
«Preso atto dell'odierno comunicato (la nota è di ieri sera ndr) diffuso dal ministero della giustizia - scrivono - non può farsi a meno di constatare come quest'ultimo abbia una idea alquanto singolare del rispetto dei tempi. Ha affermato infatti che "sta facendo tutto quanto in proprio potere e sta rispettando i tempi previsti. Così come procede speditamente la procedura di individuazione della soluzione ponte più stabile", dimenticando però che, dopo l'annuncio di oltre due mesi fa in pompa magna, con orgoglio e mettendoci la faccia, della scelta definitiva della nuova sede, ha azzerato il tutto, ritornando al punto di partenza, nonostante l'imminente scadenza del termine per lo sgombero dell'immobile di via Nazariantz. Crediamo quindi che i cittadini abbiano ancora una volta la possibilità di valutare capacità ed affidabilità di chi sta gestendo questo grave problema che affligge la nostra comunità ed al contempo auspichiamo che le Istituzioni vogliano spendere tutto il loro peso istituzionale per ottenere un reale cambio di marcia nell'approccio alla vicenda».