La giunta approva l'intitolazione di una piazzetta di Bari-Palese a Stefano Fumarulo
Tomasicchio: «Conoscevo Stefano, lavorava con rigore per il bene comune»
venerdì 20 ottobre 2017
07.47
Stefano Fumarulo, dirigente antimafia della Regione Puglia scomparso prematuramente lo scorso aprile a 38 anni, avrà un piccolo ma significativo spazio a suo nome nella città di Bari. La giunta comunale, infatti, ha espresso parere positivo riguardo alla proposta dell'assessore alla Toponomastica Angelo Tomasicchio di intitolare a Fumarulo lo slargo, attualmente privo di denominazione stradale, al termine di via Ermanno Pirè nel rione Palese, come richiesto dal Municipio V attraverso la delibera n. 2017/00026.
Nonostante la giovane età, Fumarulo aveva ricoperto incarichi di grande responsabilità nella sezione Sicurezza del cittadino, Politiche per le migrazioni e Antimafia sociale della Regione Puglia, e prima della morte stava lavorando alacremente ad una delle sue tante battaglie per l'eguaglianza sociale e la lotta allo sfruttamento e alla violenza: nello specifico, Fumarulo si stava occupando del ripristino della legalità nei campi pugliesi agendo a contrasto del fenomeno del caporalato e a sostegno dei diritti dei lavoratori migranti.
In precedenza Stefano Fumarulo era stato, in qualità di esperto a livello internazionale di politiche di antimafia sociale e sicurezza urbana, responsabile dell'Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari (ottobre 2007 - giugno 2014), organismo nato contemporaneamente alla sua assunzione all'interno dello staff del sindaco di Bari. Nel suo curriculum anche incarichi da consulente gratuito del presidente della Commissione d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali della Camera dei Deputati, da responsabile per il Messico per conto di "Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" e da consulente dell'Unità mondiale contro la criminalità organizzata dell'ONU.
«Ho avuto il piacere e il privilegio di assistere personalmente al lavoro portato avanti da Stefano Fumarulo nel Comune di Bari - commenta Tomasicchio. Lo ha svolto sempre con serietà, rigore e grande professionalità, senza mai perdere di vista il bene comune e il miglioramento delle condizioni di vivibilità della nostra città. Non è affatto semplice occuparsi di settori delicati come la lotta alla criminalità organizzata in chiave non repressiva, ma lui ci è riuscito conseguendo risultati notevoli, che ancora oggi restano a disposizione della collettività. Per me è stato un onore conoscerlo e condividere un pezzo importante del nostro percorso umano e amministrativo. Per questo abbiamo ritenuto doveroso accogliere la richiesta del Municipio V di intitolargli uno spazio pubblico a Palese, il cui giardino sarà curato dalla famiglia Vasile che ringrazio a nome dell'amministrazione comunale».
Nonostante la giovane età, Fumarulo aveva ricoperto incarichi di grande responsabilità nella sezione Sicurezza del cittadino, Politiche per le migrazioni e Antimafia sociale della Regione Puglia, e prima della morte stava lavorando alacremente ad una delle sue tante battaglie per l'eguaglianza sociale e la lotta allo sfruttamento e alla violenza: nello specifico, Fumarulo si stava occupando del ripristino della legalità nei campi pugliesi agendo a contrasto del fenomeno del caporalato e a sostegno dei diritti dei lavoratori migranti.
In precedenza Stefano Fumarulo era stato, in qualità di esperto a livello internazionale di politiche di antimafia sociale e sicurezza urbana, responsabile dell'Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari (ottobre 2007 - giugno 2014), organismo nato contemporaneamente alla sua assunzione all'interno dello staff del sindaco di Bari. Nel suo curriculum anche incarichi da consulente gratuito del presidente della Commissione d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali della Camera dei Deputati, da responsabile per il Messico per conto di "Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" e da consulente dell'Unità mondiale contro la criminalità organizzata dell'ONU.
«Ho avuto il piacere e il privilegio di assistere personalmente al lavoro portato avanti da Stefano Fumarulo nel Comune di Bari - commenta Tomasicchio. Lo ha svolto sempre con serietà, rigore e grande professionalità, senza mai perdere di vista il bene comune e il miglioramento delle condizioni di vivibilità della nostra città. Non è affatto semplice occuparsi di settori delicati come la lotta alla criminalità organizzata in chiave non repressiva, ma lui ci è riuscito conseguendo risultati notevoli, che ancora oggi restano a disposizione della collettività. Per me è stato un onore conoscerlo e condividere un pezzo importante del nostro percorso umano e amministrativo. Per questo abbiamo ritenuto doveroso accogliere la richiesta del Municipio V di intitolargli uno spazio pubblico a Palese, il cui giardino sarà curato dalla famiglia Vasile che ringrazio a nome dell'amministrazione comunale».