La nuova sede del Consiglio regionale della Puglia riceve un premio per l'architettura
Giannini: «Riconoscimento alla qualità del palazzo e all’impegno dei nostri Uffici nella realizzazione di uno smart building»
martedì 29 ottobre 2019
15.44
Il nuovo palazzo sede del consiglio regionale della Puglia convince gli architetti per bellezza ed efficienza. L'edificio, infatti, si classifica al primo posto nella sezione Opere pubbliche e infrastrutture del premio Regula 2019.
Lo comunica l'assessore regionale alle Infrastrutture Giovanni Giannini, che commenta: «Il premio è un riconoscimento alla qualità architettonica del palazzo, ma ha un grande valore anche per l'impegno dei nostri uffici nella realizzazione di uno smart building, edificio a vetri intelligente. Ammonta a circa 1,4 milioni di euro il risparmio energetico ottenuto grazie all'applicazione dei Cam (criteri ambientali minimi), all'utilizzo della geotermia per la climatizzazione, delle acque meteoriche nei bagni e per l'irrigazione, dei pannelli fotovoltaici e del solare termico, il tutto in linea con l'obiettivo di decarbonizzazione che questa amministrazione si è dato».
«L'edificio, collocato in classe A4 e non A3 (minimo previsto per gli edifici pubblici ), è costato 356 euro al metro cubo, il che ne fa la sede regionale meno costosa d'Italia - continua Giannini. A questo si aggiungano i risparmi sul bilancio regionale con l'eliminazione dei canoni di locazione corrisposti dalla Regione per le sedi non di proprietà sino all'atto di trasferimento dei dipendenti. Il premio è ancora più importante se si pensa che i progetti in gara erano cento».
Lo comunica l'assessore regionale alle Infrastrutture Giovanni Giannini, che commenta: «Il premio è un riconoscimento alla qualità architettonica del palazzo, ma ha un grande valore anche per l'impegno dei nostri uffici nella realizzazione di uno smart building, edificio a vetri intelligente. Ammonta a circa 1,4 milioni di euro il risparmio energetico ottenuto grazie all'applicazione dei Cam (criteri ambientali minimi), all'utilizzo della geotermia per la climatizzazione, delle acque meteoriche nei bagni e per l'irrigazione, dei pannelli fotovoltaici e del solare termico, il tutto in linea con l'obiettivo di decarbonizzazione che questa amministrazione si è dato».
«L'edificio, collocato in classe A4 e non A3 (minimo previsto per gli edifici pubblici ), è costato 356 euro al metro cubo, il che ne fa la sede regionale meno costosa d'Italia - continua Giannini. A questo si aggiungano i risparmi sul bilancio regionale con l'eliminazione dei canoni di locazione corrisposti dalla Regione per le sedi non di proprietà sino all'atto di trasferimento dei dipendenti. Il premio è ancora più importante se si pensa che i progetti in gara erano cento».