La pista dell'aeroporto di Bari si "allunga" a 3mila metri, aumentano gli standard di sicurezza

Presentata questa mattina la novità nello scalo pugliese. Il ministro De Micheli: «Al lavoro per potenziare rete ferroviaria»

lunedì 3 febbraio 2020 13.49
La pista dell'aeroporto di Bari cresce e aumenta la sua lunghezza fino a 3mila metri, sia per gli atterraggi sia per i decolli. Crescono gli standard di sicurezza e di efficienza operativa, anche in presenza di condizioni meteo avversem grazie al prolungamento da 720 a 900 metri del sentiero di avvicinamento luminoso "Cat.1" per pista 07, e aumenta l'efficientamento energetico grazie all'utilizzo di tecnologia led per i nuovi impianti avl. Da oggi la pista dell'aeroporto Karol Wojtyla di Bari, si presenta nella sua configurazione massima di 3mila metri, portando lo scalo del capoluogo pugliese fra i modelli di riferimento per efficienza delle infrastrutture di volo, in conformità non solo alle norme aeronautiche internazionali, ma anche a quelle di carattere ambientale grazie al contenimento dei consumi energetici degli impianti che, nella nuova configurazione prevista dal piano di efficientamento energetico, garantiscono livelli più alti di efficienza e gestione operativa.

Grazie all'acquisizione del sedime aeroportuale di circa 35 ettari di nuove aree, e stato possibile rendere totalmente fruibile la pista, con conseguente spostamento della soglia di pista 07 dai precedenti 2444 metri agli attuali 3mila metri, permettendo agli aeromobili in atterraggio RWY 07 (lato Bitonto) di disporre di ulteriori 556 metri in più rispetto a prima. A completamento dei lavori, sono stati messi a regime i segnali d'asse taxiway ed è stato inserito un nuovo sistema di telecomando e telecontrollo. Per completare i lavori, soprattutto per la parte relativa all'agro di Bitonto, è stato necessario espiantare degli ulivi, circa 500 dei quali sono stati messi a dimora altrove.

La novità è stata presentata questa mattina alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli, che commenta: «Un upgrade tecnologico dell'aeroporto di Bari, che segna un punto avanzato nel sistema aeroportuale pugliese particolarmente efficiente. Da parte del ministero c'è l'impegno per potenziare l'interconnessione fra porti e aeroporti pugliesi, attraverso gli investimenti sulla parte ferroviaria. Ci sono emendamenti in Parlamento; la regione ha già negoziato un progetto con Rete ferroviaria per consentire a chi arriva qui di muoversi rapidamente e raggiungere tutte le città. A marzo partirà il treno fra Bari e Napoli tutti i giorni, e giugno partirà il Lecce-Milano con materiale rotabile di qualità. In contemporanea con i lavori di raddoppio della linea adriatica, portiamo avanti un potenziamento del servizio per ridurre la distanza fra Sud e Nord».

«La realizzazione della nuova configurazione della pista di volo dell'aeroporto di Bari - ha commentato il presidente dell'Enac Nicola Zaccheo - rientra nel piano di potenziamento infrastrutturale dello scalo finalizzato sia all'ulteriore miglioramento della qualità tecnica e aeronautica della pista, sia ad accogliere maggiore traffico di passeggeri e merci. L'obiettivo a cui deve tendere l'aeroporto Karol Wojtyla è dare una spinta propulsiva per la valorizzazione del territorio, del turismo e, in senso dell'economia dell'intera regione Puglia. Evidenzio, in particolare, l'apporto della nuova configurazione della pista di volo sullo scalo in termini di efficientamento dell'operatività, con l'impiego delle migliori tecnologie e, soprattutto nel rispetto dell'ambiente e della comunità circostante».

«La nuova configurazione della pista di volo a 3000 metri dell'aeroporto di Bari — ha dichiarato il presidente di Aeroporti di Puglia, Tiziano Onestl — non è solo un miglioramento importante sul piano del potenziamento delle infrastrutture aeronautiche, ma anche un passaggio cruciale per affrontare nelle migliori condizioni, anche sotto l'aspetto operativo, le sfide che attendono la rete aeroportuale pugliese. Grazie a questo importante intervento e all'implementazione del sistema vl, infatti, l'aeroporto di Bari diventa l'unico aeroporto del Mezzogiorno dove sarà possibile operare con condizioni di bassa visibilità di 400 metri in decollo e di 550 metri in atterraggio. II Karol Wojtyla, si attesta quindi su livelli di efficienza operativa pari a quelli di altri importanti scali italiani caratterizzati da condizioni meteo meno favorevoli rispetto alle nostre. Un piano di riqualificazione e potenziamento delle infrastrutture che interessa non solo Bari, ma che riguarda l'intera rete aeroportuale regionale, dove sono in corso di esecuzione lovori fondomentali per il miglioramento degli standard operativi. Il piano degli interventi - ha concluso presidente Tiziano Onesti — prosegue di pari passo con l'attuazione del piano strategico fino al 2028, con il quale sono state ridisegnate le strategie, di sviluppo, infrastrutturale, finanziario e commerciale, necessarie a garantire ad Aeroporti di Puglia e alla regione ulteriori margini di crescita. II tutto operando in un contesto di quanta delle infrastrutture, sviluppo del traffico e attrattività del territorio».

Antonio Decaro, sindaco di Bari, conclude: «Questo aeroporto è il perno attorno al quale si disegna il futuro della nostra regione, che rappresenta un volano economico, commerciale e turistico. Possiamo comunicare e promuovere le nostre tradizioni, ma se non ci sono collegamenti e infrastrutture non riusciamo a mettere a frutto i motivi per farci conoscere. Questa è un infrastruttura gestita in maniera positiva, sia con questo potenziamento sia per l'efficientamento energetico: Legambiente in questi giorni ha premiato il nostro aeroporto».