La Polizia di Stato compie 166 anni, consegnati premi e medaglie agli agenti

Cerimonia nel pomeriggio al Castello Svevo, la lista con i nomi di coloro che si sono: "particolarmente distinti in operazioni di soccorso pubblico"

martedì 10 aprile 2018 16.52
La Polizia di Stato celebra oggi il 166° anniversario dalla sua fondazione. Dopo che nella mattinata, a Roma, si sono svolte le celebrazioni nazionali alla presenza del Ministro dell'Interno Marco Minniti, del Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Franco Gabrielli e delle più alte cariche istituzionali, nel pomeriggio anche Bari ha ospitato le massime autorità civili e militari presso il Castello Svevo, per condividere la celebrazione dell'evento che si svolge il 10 aprile proprio perché in tale data è stata pubblicata in G.U. la Legge n. 121 del 1981, che ha delineato l'organizzazione ed i compiti della Polizia di Stato.

Durante la cerimonia si procederà alla consegna delle medaglie, degli attestati e delle promozioni conferite agli appartenenti alla Polizia di Stato che si sono particolarmente distinti in operazioni di polizia e di soccorso pubblico.

I poliziotti premiati durante la cerimonia odierna sono i seguenti:

- Sovrintendente Capo Sozio Vito in servizio presso il IX Reparto Mobile di Bari, insignito della medaglia d'argento al merito civile, poiche' a Bari il 17.06.2012, libero dal servizio, accortosi che un'automobile priva di conducente si dirigeva verso un gruppo di persone, si poneva con pronta determinazione sulla traiettoria del veicolo riuscendo a rallentarne la corsa. Successivamente interveniva in soccorso di un uomo che non era riuscito a evitare l'impatto con la vettura, rimanendo incastrato tra il mezzo e gli scogli, riuscendo a liberare il malcapitato.
- Ispettore Superiore Petruzzelli Pietro, in servizio presso il Commissariato Bari Nuova Carrassi; Sovrintendente Capo Callea Filippo, in servizio presso il Commissariato San Nicola; Assistente Capo Coordinatore Turrone Michele, in servizio presso l'Ufficio di Gabinetto della Questura di Bari, insigniti della medaglia di bronzo al valor civile, poiche' a Bari in data 09/04/2012, con pronta determinazione, intervenivano in soccorso di alcuni ragazzi che, a causa delle avverse condizioni meteo, erano rimasti bloccati su una spiaggia all'interno di due tende da campeggio, prossime a essere travolte dalla forte mareggiata in atto, non esitando anche a lanciarsi in mare per salvare i malcapitati.
- Sovrintendente Francesco Perzina in servizio presso la Squadra Nautica della Questura di Bari, insignito della medaglia di bronzo al merito civile, poiche' a Bari il 09.06.2018, libero dal servizio, nonostante le proibitive condizioni meteo, non esitava a tuffarsi in mare per raggiungere un uomo che, caduto in acqua per il ribaltarsi di un canotto, rischiava di annegare.
- Vice Commissario Maselli Nicola in servizio presso l'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Bari, insignito dell'attestato di pubblica benemerenza al merito civile, poichè a Bari il 30.04.2011, libero dal servizio, non esitava a tuffarsi in mare riuscendo a trarre in salvo una ragazza che era entrata in acqua con intenti suicidi.
- Vice Ispettore Lanotte Gennaro in servizio presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Andria, insignito dell'attestato di pubblica benemerenza al merito civile, poichè a Trani il 7.08.2011, libero dal servizio, interveniva in soccorso di un anziano bagnante che rischiava di annegare, riuscendo a trarlo in salvo.
- Assistenti Capo Coordinatori Biasi Mario e Bucci Massimiliano in servizio presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Monopoli, insigniti dell'attestato di pubblica benemerenza al merito civile, poichè a Monopoli il 16.08.2010 in servizio di volante, entravano in un appartamento saturo di gas per prestare soccorso ad un'anziana signora, priva di sensi, prestandole i primi soccorsi fino all'arrivo del personale medico.
- Assistente Capo Coordinatore Fortunato Raffaele in servizio presso l'ufficio di Polizia di Frontiera Marittima ed Aerea, Scalo Aereo di Bari, insignito dell'attestato di pubblica benemerenza al merito civile, poichè a Polignano a Mare il 22.08.2010, con pronta determinazione, libero dal servizio, si tuffava in mare in soccorso di due persone in difficolta' a causa del forte moto ondoso, riuscendo a trarle in salvo.
- Assistente Capo Coordinatore Simone Michele in servizio presso l'Ufficio di Gabinetto della Questura di Bari, insignito dell'attestato di pubblica benemerenza al merito civile, poichè ad Altamura il 20.01.2011, al termine del turno di servizio, mentre stava rientrando in auto presso la propria abitazione, interveniva traendo in salvo il conducente di un veicolo che aveva preso fuoco a seguito di un incidente.
- Vice Ispettore Lanotte Gennaro, in servizio presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Andria, Assistenti Capo Coordinatori Cialdella Luciano e Curci Eleonora, in servizo presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Trani, insigniti dell'attestato di pubblica benemerenza al merito civile, poiché a Trani il 01.03.2010, a seguito di una segnalazione, intervenivano in una abitazione riuscendo a soccorrere un donna, segregata in casa dal fratello affetto da problemi psichici ed armato.
- Sovrintendente Capo Nesta Gaetano in servizio presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Andria, insignito della promozione per merito straordinario alla qualifica superiore, poichè a Como il 21.05.2015, evidenziando straordinarie capacità professionali ed eccezionale intuito investigativo, riusciva ad individuare i colpevoli di un'efferata rapina ad un furgone portavalori assicurandoli alla giustizia.
- Vice Sovrintendente Rucci Pasquale E Assistente Capo Coordinatore Alessandro Prastaro in servizio presso la Squadra Mobile della Questura di Bari, insigniti della promozione per merito straordinario alla qualifica superiore, poiché a Bari il 04.05.2016, evidenziando eccezionali capacità professionali e straordinario intuito investigativo, a seguito di complessa attivita' di indagine, traevano in arresto due pericolosi esponenti di una organizzazione criminale, sottraendo loro alcune pistole illegittimamente detenute; nella circostanza, riuscivano ad evitare che, a seguito del ferimento del figlio di un boss, si scatenassero faide tra gli esponenti dei clan contrapposti.

Questo un estratto del discorso del questore di Bari, Carmine Esposito: «Con spirito di sincera riconoscenza per la gente di questa terra meravigliosa, laboriosa ed onesta, io ed i miei uomini abbiamo voluto organizzare, in occasione del 166° anniversario della Fondazione della Polizia, una giornata che simboleggiasse la sintesi tra la nostra gloriosa Istituzione e la cittadinanza, cementando lo stretto legame che, da sempre, ci unisce alla tanta parte "buona" di questa provincia e della provincia Bat; per questo abbiamo scelto la splendida cornice del castello Svevo per festeggiare il nostro giorno. Sono trascorsi esattamente due anni dall'inizio del mio lavoro come Questore al servizio di Bari e della sua gente ed oggi, ancor di più, avverto l'orgoglio di essere stato scelto per un così prestigioso incarico e la gravosa responsabilità di chi deve dare risposte adeguate e coerenti, in una realtà difficile e complessa anche, soprattutto, sotto il profilo della lotta all'illegalità. Mi sono lasciato guidare dall'istinto per profondere, insieme ai miei più stretti collaboratori ed in stretta sinergia con tutti gli altri attori della sicurezza, le mie migliori energie, la mia forza, il mio impegno in favore di una terra che amo ormai profondamente. Noi della Polizia di Stato sentiamo di avere una ragione di esistere in quanto operiamo per gli altri. Viviamo per la gente, in mezzo ad essa. Pur tra i mille problemi, in un'epoca così difficile per tutti, abbiamo sempre cercato e cerchiamo di dare il meglio di noi. Ed anche quando sbagliamo….non desideriamo alibi: è giusto che coloro che si rendono protagonisti di eccessi o di mancanze, qualche volta anche gravi, debbano, con rigore e fino in fondo risponderne: la trasparenza e la legittimità del nostro agire devono essere garanzia indefettibile per la democrazia del nostro Paese. Solo così saremo credibili. Nel solco di questi valori e grazie al lavoro costante, serio ed appassionato degli uomini della Squadra Mobile e delle Squadre di Polizia Giudiziaria dei Commissariati distaccati abbiamo ottenuto risultati importanti, infliggendo duri colpi alle consorterie criminali, disarticolandole ed infliggendo duri colpi ai patrimoni illecitamente acquisiti con le misure di prevenzione personali e patrimoniali. Abbiamo ottenuto - solo pochi giorni fa - risultati straordinari nella lotta al terrorismo: pericolosi affiliati dell'Isis, al terrorismo internazionale di origine jihadista, ed uomini senza scrupoli deputati ad una attività di propaganda sono stati assicurati alla Giustizia grazie all'opera straordinaria dei nostri ragazzi della Digos. Ben 2 sorveglianze speciali per motivi di terrorismo, 3 operazioni che hanno portato all'arresto di altrettanti terroristi, 8 espulsioni per la sicurezza nazionale. Importanti e significativi sono stati i risultati che abbiamo conseguito anche nella gestione dell'ordine e sicurezza pubblica, come ha dimostrato l'esperienza del G7, gestita con risultati egregi. Abbiamo lavorato senza sosta nelle strade, implementando l'attività di prevenzione con le nostre Volanti, accrescendo la nostra costante presenza sul territorio, contribuendo a diminuire il numero dei reati di microcriminalità e con essi, i timori e le paure della gente. Esserci sempre: questo il nostro slogan. Parole semplice che in realtà nascondono una verità tanto grande quanto importante: l'esigenza che la Polizia di Stato sia sempre presente a difesa delle libertà civili e dei diritti democratici costituzionalmente garantiti. Ci sono cose che non si fanno per coraggio, usava dire il valoroso Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Si fanno per poter continuare a guardare serenamente negli occhi "i propri figli ed i figli dei propri figli". Per questo, il mio più sincero, appassionato, riverente e commosso dei grazie va a chi ci è stato al fianco, ha lavorato ma ha anche vissuto con noi e con noi ha condiviso gioie e dolori professionali e personali e che, in nome degli alti valori della Giustizia e della Legalità a cui da 166 anni la Polizia di Stato si ispira, ha sacrificato la propria vita. Un grato pensiero alla mia Polizia, la passione profonda di una vita, con riconoscenza per tutti i miei collaboratori attuali e del passato, con l'affetto per tutti voi che oggi siete stati illustri testimoni della mia appassionata, straordinaria emozione. Viva la Polizia di Stato, viva l'Italia!»