La preside: «Datemi una mano», Decaro: «No alla campagna elettorale a scuola»
Succede alla media Amedeo D'Aosta, sotto accusa la dirigente candidata con Sud al Centro
venerdì 17 maggio 2019
19.34
Una lettera inviata a tutti i genitori della sua scuola a Bari. Potrebbe essere una cosa innocente se il mittente non fosse la dirigente scolastica e il messaggio non invitasse madri e padri dei ragazzi frequentanti la scuola media Amedeo D'Aosta a "dare una mano" con la campagna elettorale.
A finire nella bufera è Rosangela Colucci, candidata al consiglio comunale nella lista che appoggia il sindaco uscente Antonio Decaro e che fa capo ad Anita Maurodinoia. La missiva ha suscitato lo sdegno dei genitori e la pronta risposta del sindaco uscente che si dissocia completamente da tale comportamento.
«Mi giunge notizia che una dirigente scolastica abbia diffuso nelle aule di una scuola barese una lettera da consegnare ai genitori degli alunni, corredata da materiale elettorale - dichiara Decaro - Sono sconcertato da questo assurdo comportamento. Sono sconcertato da cittadino, da padre e da rappresentante delle istituzioni. La scuola è sacra. Nessuno deve azzardarsi a utilizzarla per scopi diversi dall'educazione dei nostri figli. Lo dice la legge, ma soprattutto lo impone il senso civico».
«Il fatto che questa candidata faccia parte di una delle liste della mia coalizione - sottolinea concludendo - non fa che accrescere il mio sconcerto e la mia rabbia. Per quanto mi riguarda per candidati che portano avanti in questo modo la propria campagna elettorale non c'è spazio».
A finire nella bufera è Rosangela Colucci, candidata al consiglio comunale nella lista che appoggia il sindaco uscente Antonio Decaro e che fa capo ad Anita Maurodinoia. La missiva ha suscitato lo sdegno dei genitori e la pronta risposta del sindaco uscente che si dissocia completamente da tale comportamento.
«Mi giunge notizia che una dirigente scolastica abbia diffuso nelle aule di una scuola barese una lettera da consegnare ai genitori degli alunni, corredata da materiale elettorale - dichiara Decaro - Sono sconcertato da questo assurdo comportamento. Sono sconcertato da cittadino, da padre e da rappresentante delle istituzioni. La scuola è sacra. Nessuno deve azzardarsi a utilizzarla per scopi diversi dall'educazione dei nostri figli. Lo dice la legge, ma soprattutto lo impone il senso civico».
«Il fatto che questa candidata faccia parte di una delle liste della mia coalizione - sottolinea concludendo - non fa che accrescere il mio sconcerto e la mia rabbia. Per quanto mi riguarda per candidati che portano avanti in questo modo la propria campagna elettorale non c'è spazio».