La Puglia passa in zona arancione, ecco cosa cambia da lunedì 26
Aprono diversi negozi, ma ancora niente pranzo o colazione in ristoranti e bar. Gli amanti del calcetto dovranno aspettare
sabato 24 aprile 2021
10.50
Da lunedì la Puglia torna in zona arancione dopo 5 settimane di restrizioni da zona rossa. Diversi i cambiamenti, ecco di seguito i principali per orientarsi su cosa si può e cosa non si può fare.
Riaprono moltissimi attività commerciali che in zona rossa sono obbligate alla chiusura, come negozi di abbigliamento e scarpe. Non sono previste, infatti, limitazioni alle categorie di beni vendibili. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.
Riprende regolarmente l'attività dei servizi alla persona (barbieri, parrucchieri, estetisti).
Continua lo stop per bar e ristoranti. Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue:
È consentito spostarsi all'interno del proprio Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00. Gli spostamenti verso altri Comuni (e quindi anche quelli verso altre Regioni/Province autonome) sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. È consentito il rientro nelle "seconde case" ubicate dentro e fuori regione. Resta in vigore anche il cosiddetto "coprifuoco": dalle ore 22.00 alle 5.00.
Restano chiuse palestre, piscine, centri benessere, centri termali e impianti sciistici. Consentita l'attività motoria all'aperto presso centri sportivi e le attività riabilitative e terapeutiche. Riprendono anche gli sport individuali come tennis, padel, golf. ️Si può andare fuori comune per praticare uno sport per il quale nel proprio non ci sono strutture adeguate.
Restano chiusi musei, cinema, teatri, centri sociali e ricreativi. Sospesi anche eventi, congressi, spettacoli dal vivo, discoteche.
NEGOZI
Riaprono moltissimi attività commerciali che in zona rossa sono obbligate alla chiusura, come negozi di abbigliamento e scarpe. Non sono previste, infatti, limitazioni alle categorie di beni vendibili. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.
SERVIZI ALLA PERSONA
Riprende regolarmente l'attività dei servizi alla persona (barbieri, parrucchieri, estetisti).
BAR E RISTORANTI
Continua lo stop per bar e ristoranti. Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue:
- dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni;
- dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili - codice ATECO 56.3).
SPOSTAMENTI
È consentito spostarsi all'interno del proprio Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00. Gli spostamenti verso altri Comuni (e quindi anche quelli verso altre Regioni/Province autonome) sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. È consentito il rientro nelle "seconde case" ubicate dentro e fuori regione. Resta in vigore anche il cosiddetto "coprifuoco": dalle ore 22.00 alle 5.00.
ATTIVITÀ SPORTIVA
Restano chiuse palestre, piscine, centri benessere, centri termali e impianti sciistici. Consentita l'attività motoria all'aperto presso centri sportivi e le attività riabilitative e terapeutiche. Riprendono anche gli sport individuali come tennis, padel, golf. ️Si può andare fuori comune per praticare uno sport per il quale nel proprio non ci sono strutture adeguate.
CULTURA
Restano chiusi musei, cinema, teatri, centri sociali e ricreativi. Sospesi anche eventi, congressi, spettacoli dal vivo, discoteche.