La Puglia protagonista al CES di Las Vegas con il MAT, futuro bike-sharing di Bari

BariViva ne ha parlato con Matteo Pertosa, responsabile della divisione Industrial & IoT di SITAEL azienda di Mola

lunedì 15 gennaio 2018 10.00
A cura di Elga Montani
Un'azienda pugliese unica vincitrice di un premio al CES di Las Vegas. Una realtà di Mola di Bari è, infatti, riuscita ad aggiudicarsi il prestigioso Honoree al CES 2018 Innovation Awards nella categoria Vehicle Intelligence e Self-Driving Technology grazie al progetto MAT, la prima docking station magnetica ed intelligente progettata per le e-bike. In poche parole, con questa tecnologia basta appoggiare lo smartphone sulla superfice superiore del MAT per far sì che la e-bike si accenda, si sblocca il sistema di sicurezza della ruota posteriore e viene disabilitato l'antifurto satellitare. È come se lo smartphone diventasse una specie di chiave, display e centro vitale col quale gestire la propria bicicletta elettrica. Un dispositivo rivoluzionario che potrebbe rendere il bike-sharing barese finalmente davvero funzionante. Ne abbiamo parlato con Matteo Pertosa, responsabile della divisione Industrial & IoT di SITAEL.

Allora Matteo, puoi spiegarci in poche parole chi siete e di cosa vi occupate?

Siamo una holding di mille persone, concentrata nello sviluppo AD di business ad alta tecnologia. Io mi occupo di Internet delle cose, pagamenti mobile, veicoli connessi e altre applicazioni industriali. Ci occupiamo anche di satelliti, aerei per addestramento militare, treni per la diagnostica dell'infrastruttura ferroviaria e sistemi di sicurezza ferroviaria. La holding si chiama Angel.

E come nasce il progetto MAT?

Ho iniziato i progetti sulla mobilità connessa nel 2012, quando ho vinto un bando per smart city per under 30 messo in piedi nei primi mesi del governo Monti. Mi hanno dato i fondi per iniziare a creare un applicazione innovativa per biciclette elettriche, che abbiamo venduto con successo in Europa e negli Stati Uniti. in questi anni siano diventati esperti di mobilità elettrica leggera e delle tecnologie per e-bike. Così abbiamo inventato e brevettato il MAT, per avere un esperienza di connessione da 0 click.

Pensavate di poter vincere, grazie al progetto MAT, quando siete stati chiamati per andare a Las Vegas oppure è stata una sorpresa?

Più che altro ci speravamo. Sapevamo che il prodotto era fico, lo avevamo visto negli occhi di tutti quelli espertissimi del settore Bike che lo avevano visto in anteprima. Il vero effetto sempre un'espressione tipo wow.

In che modo potrà essere utilizzato MAT, sappiamo che potrà migliorare il discorso bike-sharing, come può diventare una risorsa in tal senso?

Grazie al MAT si può costruire un bike-sharing completamente mobile e con un esperienza unica. Senza tessere, senza aprire nessuna applicazione, solo appoggiando il telefono sulla bici. Inoltre la Nexum, la bici che lanciamo con il MAT è la prima bici privata al mondo nata per essere condivisa. Così se non sto usando la bici, la posso condividere e guadagnarci qualcosa. Un po' come airbnb, ma per le e-bike. Su questo posso aggiungere che abbiamo vinto il bando per il bike-sharing di Bari, però attualmente il tutto è sospeso a causa del nuovo regolamento pubblicitario. Speriamo davvero che l'amministrazione si sbrighi a risolvere la questione, in modo tale da poter finalmente offrire un servizio innovativo e unico al mondo a tutti i baresi.

Che tipo di soddisfazione è ottenere tali risultati partendo da un territorio come la Puglia, e in generale il sud, da sempre denigrato e ritenuto incapace di dare spazio ai giovani?

Da questo punto di vista io sono avvantaggiato. Mio padre (Vito Pertosa è il fondatore della holding Angel e vanta un curriculum di tutto rispetto, ndr) ha dimostrato ampiamente che in Puglia e al sud ce la si può fare. So bene che bisogna solo crederci, avere visione, impegnarsi, trovare le persone giuste, farle stare bene e vedere il bicchiere mezzo pieno. Non ci sono altre formule.

Cosa puoi raccontarci dell'esperienza a Las Vegas? Che cosa vi ha lasciato e com'è stata?

Siamo ancora qui, ci sono tante opportunità, General Motor è venuta a trovarci 100 volte. Forse per capire come si può trasportare l'applicazione sulle auto. Spero che piuttosto che provare a copiarci proveranno a farlo con noi. Vedremo. Spero di tornarci l'anno prossimo con un altro premio.