La scuola è finita, la storia di G. e V. alle prese con pc, compiti e saluti virtuali

Cosa sarà rimasto nelle teste e nei cuori degli alunni? Forse solo un grande vuoto di nozioni e affetti

mercoledì 10 giugno 2020 16.03
A cura di Fiorella Barile
La Dad è finita. Non è una malattia è un acronimo e sta per didattica a distanza, il tormentone primaverile con cui le mamme 3.0 si sono dovute confrontare per far fronte alle scuole chiuse per Coronavirus.
Anche io mi sono ritrovata all'improvviso catapultata in questa situazione strana, non con uno, ma con due bambini in età scolare. V. 9 anni in quarta elementare, G. 7 anni in prima. Non è stato bello iniziare un' esperienza importante come quella del primo ciclo scolastico senza il contatto 'fisico' con la classe. Niente compagni, niente maestra, niente sveglia alle 7, niente colazione di fretta, niente urla per correre in classe. Ma ritmi strani invece: sveglia alle 8, colazione con calma, televisione (troppa), qualche compito e poi lezioni pomeridiane dalle 18 alle 19 il piccolo e mattina e pomeriggio la grande.

In prima elementare però non è un gioco. L'attenzione da parte dei bambini così piccoli è super volatile. Durante le prime lezioni G. stava dritto come un soldatino, andava in panico se non riusciva ad accendere o spegnere il microfono, inquadratura perfetta, capelli in ordine. Dopo qualche settimana, i capelli hanno iniziato a restare loro dritti come soldatini, la maglietta tutta storta perchè magari appena cambiata, il pantalone del pigiama sotto (tanto non si vede) e un accendi e spegni il microfono continuo accompagnato da un simpatico (come un morso di zanzara sotto il piede) "maestra! Posso dire una cosa?" (100 volte per le cose più assurde).

Una scuola moderna? Tecnologica e funzionale ai tempi dei bambini? Macché. Lezioni spesso fatte sul cellulare perchè in casa sfido chiunque ad avere più di due pc. Genitori che si collegavano a meet in qualunque ora del giorno e compiti, tanti compiti fatti anch'essi nelle ore più strane perchè se si lavora da casa, si lavora, non si è in vacanza. Cosa avranno imparato? Personalmente mia figlia ora conosce tutti i modi per creare nuove chat con le amiche, realizzare stickers e gif, collegare il tablet al televisore, scaricare le app più assurde (con il fratello che per liberare spazio ha più volte chiesto all'aiutante di Google "App per buttare app che non servono").
Storia? Geografia? Grammatica? Quanto basta spero per riprendere daccapo il programma il prossimo anno.
G. non so se avrà imparato a scrivere in corsivo e a capire al volo che se Marco raccoglie 10 rose e tre tulipani, in tutto avrà 13 fiori, fatto sta che si sono annoiati e molto. Hanno vissuto un primo anno di elementari davvero "a distanza" non solo dalle persone anche dalle emozioni. Hanno vissuto in una bolla dove era tutto finto, asettico e poteva aprirsi e chiudersi con un click. Con oggi hanno salutato le maestre e archiviato tutto. La speranza è che il prossimo anno non sia fatto davvero di mascherine 6 ore al giorno, odore di disinfettante e distanza dagli amici, e dalle maestre, altrimenti rimpiangeremo anche la Dad e sarà dura ricominciare.