La situazione dopo il crollo di via De Amicis: attivato il COC di Protezione Civile

Operativo il Comitato per una più efficace gestione della macchina degli aiuti

giovedì 6 marzo 2025 15.07
Sin dalle prime ore a seguire il crollo della Palazzina di via de Amicis è stato attivato il Comitato Operativo Comunale - COC di Protezione civile per una più efficace gestione della macchina degli aiuti e degli interventi da predisporre per coadiuvare l'attività dei soccorsi, prendere in carico i residenti degli edifici limitrofi alla palazzina crollata costretti ad abbandonare le proprie case e disporre tutte le misure utili alla gestione dell'emergenza.
Le attività di coordinamento e raccordo all'interno delle funzioni attivate e tra i singoli referenti comunali, nonché i contatti con gli organi istituzionali interessati, sono affidate al Direttore generale del Comune, che potrà utilizzare, oltre alle strutture di supporto, ordinariamente allo stesso assegnate, anche quelle ritenute utili al fine di creare le condizioni operative più adeguate sul piano funzionale e logistico, nonché più rispondenti alle esigenze legate alla situazione emergenziale.

Al momento il COC ha predisposto la presa in carico, tramite struttura alberghiera, dei nuclei familiari sfollati dalle proprie abitazioni che ne hanno fatto richiesta già nella serata di ieri. Il settore del Welfare comunale sta coordinando gli interventi di prima assistenza.
Sul luogo del crollo, da ieri sera, sono a disposizione dei soccorritori dei mezzi Amiu per implementare le operazioni di sgombero delle macerie.
L'intera area è stata recintata e inibita all'accesso con presidio costante della Polizia locale. Contestualmente è stata messa a disposizione delle esigenze dei soccorritori e dei cittadini i locali della ex scuola Carlo Del Prete, nei quali si è provveduto a fornire energia elettrica, acqua corrente e bagni chimici.
In accordo con AQP è stata richiesta sul posto la presenza di autobotti per la fornitura di acqua per quei condomini che hanno manifestato l'assenza di acqua o la scarsità di pressione.

20 persone in albergo dopo il crollo, al lavoro equipe di psicologi del Welfare comunale

A seguito del crollo della palazzina in via De Amicis, allo stato attuale sono nove i nuclei ospitati presso il Nicolaus hotel di Bari. Si tratta complessivamente di 20 persone residenti nei palazzi limitrofi alla palazzina crollata, per cui è stato disposto l'allontanamento dalle loro abitazioni per motivi di sicurezza.
Già nella serata di ieri gli operatori del P.I.S. - Pronto Intervento Sociale sono intervenuti per rilevare le richieste degli ospiti in merito a bisogni urgenti, beni di prima necessità ed effetti personali, che saranno loro consegnati a breve.
A partire da questa mattina, invece, un'equipe di psicologi dei servizi del Welfare comunale sono a disposizione di quanti necessitano di supporto psicologico.

La situazione è in costante aggiornamento, man mano che sopraggiungono richieste di alloggio temporaneo da parte dei residenti dei palazzi limitrofi.

Fornitura acqua, interruzioni idriche dopo il crollo: distribuite sacche da 5 litri


l Centro Operativo Comunale - COC di Protezione Civile rende noto che, in seguito al crollo della palazzina in via De Amicis, si registrano interruzioni idriche o riduzioni di pressione in alcuni stabili vicini. Per limitare i disagi, Acquedotto Pugliese sta distribuendo sacche da 5 litri d'acqua. Nel frattempo, AQP sta realizzando allacci provvisori al fine di ripristinare la normale erogazione a tutti i condomini interessati nel più breve tempo possibile.

Giovanna Amedei (Presidente Ordine Geologi della Puglia) : "Il crollo della palazzina a Bari pone ancora una volta il problema della sicurezza statica delle nostre abitazioni, specie di quelle rientranti nei centri storici. Sarebbe opportuno mappare ogni città, capire lo stato di salute di ogni fabbricato, pubblico e privato, comprenderne gli interventi che necessitano per renderli efficienti specie in termini di staticità".

L'Ordine Geologi Puglia: "Opportuno mappare ogni città"


"Il crollo della palazzina a Bari pone ancora una volta il problema della sicurezza statica delle nostre abitazioni, specie di quelle rientranti nei centri storici. Ovviamente trattasi di una disamina di carattere generale che non vuole entrare in eventuali indagini di carattere giuridico ma sottolineare come la componente geologica rivesta sempre il suo ruolo. La riflessione è sulla sicurezza degli edifici datati.

La palazzina, costruita circa 70 anni fa, potrebbe aver subìto il cedimento di un pilastro, seppur da poco erano iniziati i lavori di consolidamento statico a seguito di ordinanza del comune.

Il problema è proprio questo: spesso ci troviamo di fronte ad un patrimonio datato e/o storico, realizzato con fondazioni superficiali o semplicemente "poggiate" su terreno; abitazioni che, magari, non sono state adeguate alle normative sismiche vigenti ma che nel tempo potrebbero avere subìto notevoli rimaneggiamenti. Spesso anche con la realizzazione di condotte si va a rimaneggiare il terreno di base/fondale, creando possibili variazioni o ridistribuzione dei carichi oppure si possono verificare delle perdite e dilavamenti ad opera delle acque con conseguenti cedimenti differenziali, modifica degli equilibri statici e perdite di efficienza complessivi.

Ci dobbiamo ricordare che le nostre città sono cambiate, che ogni giorno subiscono stress legati al traffico, al clima, alle scosse sismiche che si possono verificare.

Ecco perché sarebbe opportuno mappare ogni città, capire lo stato di salute di ogni fabbricato, pubblico e privato, comprenderne gli interventi che necessitano per renderli efficienti specie in termini di staticità.

In fondo la casa dovrebbe essere il luogo dove ognuno si sente al sicuro ma la sicurezza richiede anche conoscenza del luogo in cui si è edificato e interventi quando la staticità è compromessa". Lo ha affermato Giovanna Amedei, Presidente dell'Ordine dei Geologi della Puglia, intervenendo a caldo sul crollo della palazzina a Bari.