La vicenda del Maab di Bari non ha fine, Melini: «Delle chiacchiere resta solo il danno erariale»
La struttura a Mungivacca è ancora inutilizzata dopo circa 10 anni dall'inaugurazione, gli stessi operatori contrari al trasferimento
mercoledì 22 agosto 2018
16.15
Una storia lunga più di dieci anni fa da sfondo alla struttura del MAAB, il nuovo mercato situato a Mungivacca, pronto dal 2009 e mai utilizzato. Avrebbe dovuto essere una struttura al passo con i tempi, simile ad altre analoghe presenti in Europa, e avrebbe dovuto soddisfare gli operatori relegati nella vecchia struttura in via Caracciolo, dando loro la possibilità di lavorare in un ambiente moderno. Ma ad oggi, a 11 anni dalla nascita dell'idea e a circa 10 dal completamento del primo lotto, nessuno ha mai varcato la soglia del nuovo mercato cittadino, fatta eccezione per la sorveglianza, che si preoccupa che la struttura non venga vandalizzata, mentre la burocrazia si spera che faccia il suo corso.
Questa mattina, dopo essersene occupata già altre volte, la consigliera e candidato sindaco Irma Melini ha effettuato un nuovo sopralluogo sull'area, che si estende per circa 200 mila metri quadri, alle spalle dell'Ikea e ad oggi ancora difficilmente raggiungibile.
«Dal 2009, anno dell'inaugurazione, ad oggi il MAAB è ancora chiuso - dichiara Melini - e ad incidere negativamente è ancora una volta l'amministrazione comunale. La Camera di Commercio è finalmente pronta per dar vita al Mercato Agricolo Alimentare Barese, ma il grande assente è l'amministrazione Decaro che impedisce la realizzazione dell'allacciamento di AQP, perché non ha ancora acquisito le aree destinate alla viabilità. L'ennesima negligenza di un'amministrazione colpevole delle tardive espropriazioni dei 28 ettari dell'area a due passi da Ikea e stracolpevole di non aver ricapitalizzato l'aumento di capitale peraltro votato dalla Palone due anni fa. D'altronde, parliamo di un'opera costata ben 32 milioni euro, comprensivi proprio dell'ultimo aumento di capitale sociale, che ci vede da anni assenti, se pur a chiacchiere interessati al futuro del mercato barese. Ebbene sì perché questa amministrazione Decaro sono oltre 4 anni che dichiara di voler realizzare al MAAB la nuova struttura destinata a sostituire il fatiscente MOI di via Caracciolo, ma appunto tanto è interessato che non ha neanche ricapitalizzato».
Il nuovo mercato deve fare anche i conti con gli operatori, che da sempre non sono stati molto soddisfatti della soluzione pensata dall'allora sindaco Michele Emiliano, e dal presidente della Camera di Commercio dell'epoca Luigi Farace. Ricordiamo infatti che i box attualmente occupati dagli operatori al MOI sono di 60/100 metri quadri, contro i 500 dei box presenti nel MAAB, ed hanno un costo di circa milla euro al mese di affitto, a differenza dei circa 3 mila che gli operatori dovrebbero pagare nel nuovo mercato. Una soluzione, quindi, eccessiva, che porterebbe meno benifici di quanto non si pensasse in fase di progettazione, e che a causa di burocrazia e intoppi vari sta diventando vecchia prima ancora di essere utilizzata.
«La struttura del mercato inaugurato e mai entrato in funzione - sottolinea la consigliera di opposizione - contava 16 box (realizzati con il primo lotto rimasto unico) e avrebbe dovuto prevedere, quindi, altri due lotti con la realizzazione di successivi 32 box di uguali dimensioni, fino ad 84 box per un totale di 54 milioni di euro. Di tutte queste chiacchiere, per cui ho anche scritto al prefetto negli anni, resta solo il danno erariale di una struttura mai aperta, più volte vandalizzata e sempre ripristinata nella speranza che potesse veder luce. Non ultimi i ladri del rame che hanno divelto tutta la rete elettrica del mercato. Negli anni, però, non è stato individuato nessun responsabile per l'utilizzo scellerato di questi fondi europei, nessun responsabile per lo sperpero di risorse pubbliche dovuto alla gestione di una struttura chiusa, ma con bilanci sempre in rosso, nessun responsabile ancora oggi per la perpetrata negligenza del Comune di Bari. Nel frattempo il MOI cade a pezzi e anche lì manca la strategia sullo storico mercato generale barese, ma manca anche la dignità del luogo abbandonato da questa amministrazione al completo degrado».
Di pochi mesi fa la notizia della proroga del bando per gli operatori del MOI la cui nuova scadenza è ora settembre 2018, con l'assessore Palone che in quell'occasione sottolineò come data ultima per il trasferimento al MAAB il 2021.
«Aspetto ancora la ricapitalizzazione e aspetto ancora che questa Amministrazione ci dica cosa ne sarà di questi luoghi - conclude Melini - Intanto, scriverò al prefetto per segnalare che l'amministrazione Decaro non provvede ad ultimare l'acquisizione delle aree di viabilità esterna, impedendo alla Camera di Commercio di aprire finalmente il mercato».
Questa mattina, dopo essersene occupata già altre volte, la consigliera e candidato sindaco Irma Melini ha effettuato un nuovo sopralluogo sull'area, che si estende per circa 200 mila metri quadri, alle spalle dell'Ikea e ad oggi ancora difficilmente raggiungibile.
«Dal 2009, anno dell'inaugurazione, ad oggi il MAAB è ancora chiuso - dichiara Melini - e ad incidere negativamente è ancora una volta l'amministrazione comunale. La Camera di Commercio è finalmente pronta per dar vita al Mercato Agricolo Alimentare Barese, ma il grande assente è l'amministrazione Decaro che impedisce la realizzazione dell'allacciamento di AQP, perché non ha ancora acquisito le aree destinate alla viabilità. L'ennesima negligenza di un'amministrazione colpevole delle tardive espropriazioni dei 28 ettari dell'area a due passi da Ikea e stracolpevole di non aver ricapitalizzato l'aumento di capitale peraltro votato dalla Palone due anni fa. D'altronde, parliamo di un'opera costata ben 32 milioni euro, comprensivi proprio dell'ultimo aumento di capitale sociale, che ci vede da anni assenti, se pur a chiacchiere interessati al futuro del mercato barese. Ebbene sì perché questa amministrazione Decaro sono oltre 4 anni che dichiara di voler realizzare al MAAB la nuova struttura destinata a sostituire il fatiscente MOI di via Caracciolo, ma appunto tanto è interessato che non ha neanche ricapitalizzato».
Il nuovo mercato deve fare anche i conti con gli operatori, che da sempre non sono stati molto soddisfatti della soluzione pensata dall'allora sindaco Michele Emiliano, e dal presidente della Camera di Commercio dell'epoca Luigi Farace. Ricordiamo infatti che i box attualmente occupati dagli operatori al MOI sono di 60/100 metri quadri, contro i 500 dei box presenti nel MAAB, ed hanno un costo di circa milla euro al mese di affitto, a differenza dei circa 3 mila che gli operatori dovrebbero pagare nel nuovo mercato. Una soluzione, quindi, eccessiva, che porterebbe meno benifici di quanto non si pensasse in fase di progettazione, e che a causa di burocrazia e intoppi vari sta diventando vecchia prima ancora di essere utilizzata.
«La struttura del mercato inaugurato e mai entrato in funzione - sottolinea la consigliera di opposizione - contava 16 box (realizzati con il primo lotto rimasto unico) e avrebbe dovuto prevedere, quindi, altri due lotti con la realizzazione di successivi 32 box di uguali dimensioni, fino ad 84 box per un totale di 54 milioni di euro. Di tutte queste chiacchiere, per cui ho anche scritto al prefetto negli anni, resta solo il danno erariale di una struttura mai aperta, più volte vandalizzata e sempre ripristinata nella speranza che potesse veder luce. Non ultimi i ladri del rame che hanno divelto tutta la rete elettrica del mercato. Negli anni, però, non è stato individuato nessun responsabile per l'utilizzo scellerato di questi fondi europei, nessun responsabile per lo sperpero di risorse pubbliche dovuto alla gestione di una struttura chiusa, ma con bilanci sempre in rosso, nessun responsabile ancora oggi per la perpetrata negligenza del Comune di Bari. Nel frattempo il MOI cade a pezzi e anche lì manca la strategia sullo storico mercato generale barese, ma manca anche la dignità del luogo abbandonato da questa amministrazione al completo degrado».
Di pochi mesi fa la notizia della proroga del bando per gli operatori del MOI la cui nuova scadenza è ora settembre 2018, con l'assessore Palone che in quell'occasione sottolineò come data ultima per il trasferimento al MAAB il 2021.
«Aspetto ancora la ricapitalizzazione e aspetto ancora che questa Amministrazione ci dica cosa ne sarà di questi luoghi - conclude Melini - Intanto, scriverò al prefetto per segnalare che l'amministrazione Decaro non provvede ad ultimare l'acquisizione delle aree di viabilità esterna, impedendo alla Camera di Commercio di aprire finalmente il mercato».