La Xylella arriva alle porte di Bari, il batterio rintracciato a Triggiano
Il vettore è infetto e potenzialmente pericoloso. Coldiretti lancia l'allarme: «Intervenire»
lunedì 26 giugno 2023
17.20
La sputacchina, l'insetto vettore della Xyella, malattia delle piante che ha già devastato milioni di ulivi in Puglia, è stata trovata anche a Triggiano, alle porte di Bari, nel monitoraggio dell'osservatorio fitosanitario partito nel 2022 e ancora in corso. I dati sono stati aggiornati al 14 giugno scorso, e in seguito la Regione ha emanato una circolare che impone il trattamento insetticida sul territorio, così da eliminare al più presto il vettore.
Al momento non sono stati ancora trovati nel territorio di Triggiano piante o ulivi che siano stati infettati. Dall'altra parte, lo stesso monitoraggio ha evidenziato un aumento della presenza dell'insetto vettore nelle due macroaree denominate Gioia e Murgia, sempre in provincia di Bari.
«La sputacchina - spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia - nasce sana e si infetta acquisendo il batterio della Xylella fastidiosa esclusivamente nutrendosi da pianta infetta, e poi rimane infetta per tutta la sua vita sino alla morte". Coldiretti dunque chiede che siano "effettuate immediatamente le pratiche fitosanitarie sia dagli agricoltori, ma anche dagli enti pubblici e demaniali per contrastare gli insetti vettori ritrovati infetti da Xylella a Triggiano».
«La sputacchina - prosegue Muraglia - percorre in una stagione fino a 400 metri autonomamente con i propri arti posteriori, mentre è ancora da accertare la distanza percorsa dagli insetti, spesso anche di svariati chilometri, che restano attaccati ad auto e camion».
«Dal 2013 ad oggi la Xylella ha continuato a camminare - conclude Muraglia - e dopo aver azzerato il patrimonio olivicolo del Salento, compromesso gravemente gli oliveti di Brindisi e a Taranto, è arrivata in provincia di Bari, tanto da dover istituire una nuova area infetta denominata 'Valle d'Itria' a causa dell''elevato rischio sanitario confermato nell'area tra Monopoli, Polignano e Castellana Grotte dove è stato rinvenuto un pericoloso focolaio attivo».
Al momento non sono stati ancora trovati nel territorio di Triggiano piante o ulivi che siano stati infettati. Dall'altra parte, lo stesso monitoraggio ha evidenziato un aumento della presenza dell'insetto vettore nelle due macroaree denominate Gioia e Murgia, sempre in provincia di Bari.
«La sputacchina - spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia - nasce sana e si infetta acquisendo il batterio della Xylella fastidiosa esclusivamente nutrendosi da pianta infetta, e poi rimane infetta per tutta la sua vita sino alla morte". Coldiretti dunque chiede che siano "effettuate immediatamente le pratiche fitosanitarie sia dagli agricoltori, ma anche dagli enti pubblici e demaniali per contrastare gli insetti vettori ritrovati infetti da Xylella a Triggiano».
«La sputacchina - prosegue Muraglia - percorre in una stagione fino a 400 metri autonomamente con i propri arti posteriori, mentre è ancora da accertare la distanza percorsa dagli insetti, spesso anche di svariati chilometri, che restano attaccati ad auto e camion».
«Dal 2013 ad oggi la Xylella ha continuato a camminare - conclude Muraglia - e dopo aver azzerato il patrimonio olivicolo del Salento, compromesso gravemente gli oliveti di Brindisi e a Taranto, è arrivata in provincia di Bari, tanto da dover istituire una nuova area infetta denominata 'Valle d'Itria' a causa dell''elevato rischio sanitario confermato nell'area tra Monopoli, Polignano e Castellana Grotte dove è stato rinvenuto un pericoloso focolaio attivo».