Ladri nella sede di Asfa Puglia, l'associazione che assiste i bambini con autismo
Rubati un microfono e la macchina del caffè dalla Casa di Pandora. La presidente: «Grave danno morale». Decaro: «Bari si vergogni di questi cittadini»
martedì 7 gennaio 2020
13.14
Ladri in azione nelle scorse ore all'interno della Casa di Pandora, il centro nel rione di Bari-Palese gestito da Asfa Puglia, associazione che si occupa di assistere i bambini con autismo e le loro famiglie. «Dagli operai che stanno ultimando dei lavori nella struttura abbiamo appreso che questa notte o nella giornata di ieri i ladri sono entrati nella struttura forzando le serrature di una finestra al piano terra», dice Vittoria Morisco, presidente di Asfa Puglia.
Il "bottino" dei malviventi consta di una cassa autoalimentata con microfono che l'associazione usa per le sue manifestazioni e una macchina per il caffè. «Hanno messo a soqquadro le stanze e hanno gettato scompiglio fra i giochi dei bambini - prosegue Morisco. Il danno non è economico ma morale. A settembre abbiamo inaugurato questo centro per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico; tutti gli sforzi che noi genitori, in qualità di volontari, abbiamo fatto per raccogliere fondi hanno dato vita a questa realtà, che stamattina abbiamo visto violata. Un fatto che ci lascia molta amarezza, proprio per la finalità che ha quel centro e per il suo importante ruolo di solidarietà, aiuto e inclusione sociale».
Il dolore per un gesto così sconsiderato resta, ma il rovescio della medaglia è la vicinanza che Asfa Puglia sta ricevendo in queste ore: «Tutta Bari ci sta mostrando sostegno, vicinanza e voglia di darci una mano. Dal sindaco alle altre associazioni e agli amici, oltre a sostenitori privati e aziende che ci conoscono da tempo - prosegue Morisco. In questo momento ci occorre sorveglianza; siamo esposti e i fatti lo dimostrano. Dobbiamo tutelarci, perché la Casa di Pandora sarà attiva da questo mese. Al momento non sono presenti apparecchiature elettroniche, ma fra qualche giorno inizieremo ad avere beni che serviranno alle nostre attività e che potrebbero essere appetibili ai ladri».
Sul fatto è intervenuto anche il sindaco di Bari Antonio Decaro, che in una nota condanna il furto all'interno della Casa di Pandora: «La cosa che più sorprende di questa vicenda è la voglia dei genitori che hanno dato vita alla Casa di Pandora di archiviare rapidamente l'accaduto e andare avanti ricominciando, sin da subito, a sorridere con i loro bambini, che ogni giorno in quel centro trovano sostegno, ascolto, attività ludiche e formative e una comunità di riferimento - scrive il primo cittadino. Questo dipende sicuramente dal fatto che le famiglie che animano l'associazione Asfa Puglia sono composte da donne e uomini abituati a guardare il lato positivo delle cose che accadono nella vita. Noi, però, dobbiamo essere capaci di indignarci per conto loro, dobbiamo vergognarci di quei nostri concittadini che la scorsa notte hanno violato la bellezza di quel luogo e, se anche non hanno portato via oggetti di grande valore, hanno compiuto ugualmente un'azione indegna. Alle famiglie dell'associazione Asfa va tutto il sostegno della comunità barese, una comunità che invece è fatta di persone per bene che mi auguro condannino, insieme a me, questo gesto vile».
Il "bottino" dei malviventi consta di una cassa autoalimentata con microfono che l'associazione usa per le sue manifestazioni e una macchina per il caffè. «Hanno messo a soqquadro le stanze e hanno gettato scompiglio fra i giochi dei bambini - prosegue Morisco. Il danno non è economico ma morale. A settembre abbiamo inaugurato questo centro per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico; tutti gli sforzi che noi genitori, in qualità di volontari, abbiamo fatto per raccogliere fondi hanno dato vita a questa realtà, che stamattina abbiamo visto violata. Un fatto che ci lascia molta amarezza, proprio per la finalità che ha quel centro e per il suo importante ruolo di solidarietà, aiuto e inclusione sociale».
Il dolore per un gesto così sconsiderato resta, ma il rovescio della medaglia è la vicinanza che Asfa Puglia sta ricevendo in queste ore: «Tutta Bari ci sta mostrando sostegno, vicinanza e voglia di darci una mano. Dal sindaco alle altre associazioni e agli amici, oltre a sostenitori privati e aziende che ci conoscono da tempo - prosegue Morisco. In questo momento ci occorre sorveglianza; siamo esposti e i fatti lo dimostrano. Dobbiamo tutelarci, perché la Casa di Pandora sarà attiva da questo mese. Al momento non sono presenti apparecchiature elettroniche, ma fra qualche giorno inizieremo ad avere beni che serviranno alle nostre attività e che potrebbero essere appetibili ai ladri».
Sul fatto è intervenuto anche il sindaco di Bari Antonio Decaro, che in una nota condanna il furto all'interno della Casa di Pandora: «La cosa che più sorprende di questa vicenda è la voglia dei genitori che hanno dato vita alla Casa di Pandora di archiviare rapidamente l'accaduto e andare avanti ricominciando, sin da subito, a sorridere con i loro bambini, che ogni giorno in quel centro trovano sostegno, ascolto, attività ludiche e formative e una comunità di riferimento - scrive il primo cittadino. Questo dipende sicuramente dal fatto che le famiglie che animano l'associazione Asfa Puglia sono composte da donne e uomini abituati a guardare il lato positivo delle cose che accadono nella vita. Noi, però, dobbiamo essere capaci di indignarci per conto loro, dobbiamo vergognarci di quei nostri concittadini che la scorsa notte hanno violato la bellezza di quel luogo e, se anche non hanno portato via oggetti di grande valore, hanno compiuto ugualmente un'azione indegna. Alle famiglie dell'associazione Asfa va tutto il sostegno della comunità barese, una comunità che invece è fatta di persone per bene che mi auguro condannino, insieme a me, questo gesto vile».