Lavoratori in nero, chiusi due ristoranti del centro di Bari
La maggior parte dei dipendenti era straniero
domenica 23 febbraio 2025
12.03
Ispettori del lavoro a caccia di trasgressori nel centro di Bari.
Nelle scorse ore due ristoratori del centro sono stati sanzionati e gli esercizi chiusi dopo le indagini che hanno portato ad una scoperta affatto piacevole. Quattordici lavoratori su venti erano impiegati totalmente a nero, un piccolo record. Per loro, stranieri, nessun contratto e nessuna assicurazione.
Nel primo ristorante, su un totale di tredici dipendenti, nove lavoravano senza nessuna tutale; nel secondo su sette dipendenti, cinque non avevano mai visto un contratto. Circa il 70% di personale senza contratto, un record negativo che ha fatto scattare sanzioni. Ben diciannove lavoratori sono stranieri.
Quanto alla sicurezza, i ristoratori, secondo quanto accertato dall'Ispettorato del Lavoro avrebbero violato anche le norme sulla necessaria sorveglianza sanitaria. Nessuna formazione dei lavoratori su rischi collegati all'attività, né sulla prevenzione di incidenti collettivi ed individuali.
Una pratica che in tanti sostengono essere molto più diffusa di quanto si creda e su cui le stesse associazioni di categoria dovrebbero intervenire con mano dura. Con una Bari in espansione turistica, non è più possibile continuare a tollerare attività che non tengono presenti le minime norme a tutela dei lavoratori e quelle igienico-sanitarie.
Nelle scorse ore due ristoratori del centro sono stati sanzionati e gli esercizi chiusi dopo le indagini che hanno portato ad una scoperta affatto piacevole. Quattordici lavoratori su venti erano impiegati totalmente a nero, un piccolo record. Per loro, stranieri, nessun contratto e nessuna assicurazione.
Nel primo ristorante, su un totale di tredici dipendenti, nove lavoravano senza nessuna tutale; nel secondo su sette dipendenti, cinque non avevano mai visto un contratto. Circa il 70% di personale senza contratto, un record negativo che ha fatto scattare sanzioni. Ben diciannove lavoratori sono stranieri.
Quanto alla sicurezza, i ristoratori, secondo quanto accertato dall'Ispettorato del Lavoro avrebbero violato anche le norme sulla necessaria sorveglianza sanitaria. Nessuna formazione dei lavoratori su rischi collegati all'attività, né sulla prevenzione di incidenti collettivi ed individuali.
Una pratica che in tanti sostengono essere molto più diffusa di quanto si creda e su cui le stesse associazioni di categoria dovrebbero intervenire con mano dura. Con una Bari in espansione turistica, non è più possibile continuare a tollerare attività che non tengono presenti le minime norme a tutela dei lavoratori e quelle igienico-sanitarie.