Le scuole medie di Bari e provincia in gara per le "Olimpiadi della cittadinanza"

Il progetto realizza simulazioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e del Parlamento italiano. Petruzzelli: «Tema è sostenibilità dell'ambiente marino»

martedì 26 marzo 2019 19.38
Nel Palazzo della Città metropolitana di Bari dal 2 al 4 maggio prossimi, arriva il progetto formativo "Civic@Bari - Le Olimpiadi della Cittadinanza", organizzato dall'associazione United Network (UN) Europa, che promuove e realizza simulazioni dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, e rivolto agli studenti delle scuole medie inferiori di Bari e provincia.

Questa mattina i dettagli sono stati illustrati a Palazzo di città. Serena Lamberti e Mariarosaria Centrone, referenti del progetto, hanno sottolineato che per la prima volta Civic@ è aperto alle scuole medie inferiori della regione Puglia, con percorsi basati su una didattica diversa da quella frontale, più coinvolgente. Attraverso delle simulazioni e giochi di ruolo, il progetto Civic@ insegna ai giovano a interessarsi alle questioni nazionali e internazionali, con due sotto progetti. Uno è Italian Modern United Nation (Imun), che si svolge in inglese ed è la simulazione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite: gli studenti approfondiscono e si confrontano sui temi dell'agenda politica internazionale, indossando i panni di ambasciatori e diplomatici, delegati di una determinata nazione, per l'elaborazione di una risoluzione. L'altro si chiama Res Publica ed è la simulazione del Parlamento italiano, dove i ragazzi lavorano per elaborare un decreto legge.

Agli studenti la possibilità di decidere a quale partecipare, anche in base alla loro livello di inglese. Le tematiche sono quelle dell'Agenda degli obiettivi di sviluppo sostenibile che l'assemblea delle Nazioni Unite ha deciso di darsi entro il 2030. Quest'anno si discuterà in particolare dell'obiettivo 14 relativo all'inquinamento marino degli Oceani e del pericolo che le microplastiche rappresentano per la flora e la fauna marina, ma anche dello sviluppo sostenibile dell'economia delle popolazioni costiere. Durante le giornate di lavoro (2 e 3 maggio) i delegati discuteranno gli argomenti in agenda, sia nel Parlamento italiano che nell'Assemblea delle nazioni Unite, sostenendo la posizione del partito o del paese rappresentato, per arrivare alla stesura di una risoluzione che sarà votata il 4 maggio dai partecipanti, durante la seduta plenaria.

Prima della simulazione è prevista una giornata di formazione di 6 ore in cui i ragazzi comprenderanno le cosidette regole di procedura. Nel rivestire il loro ruolo, i giovani delegati svolgeranno le attività tipiche del Parlamento italiano e delle Nazioni Unite, preparando discorsi, bozze di risoluzione, negoziando con alleati e avversari, risolvendo conflitti.


«La tematica è la sostenibilità dell'ambiente marino - ha commentato l'assessore all'Ambiente Pietro Petruzzelli- che racchiude in sé una serie di altri problemi come la produzione di microplastica che non dipende solo dal processo di dissoluzione degli imballaggi di plastica che finiscono in mare ma anche da una serie di componenti presenti, ad esempio, nei cosmetici o nei dentifrici. La crescita della sensibilità ambientale non può fermarsi esclusivamente al rispetto delle regole del conferimento dei rifiuti, ma deve avere un punto di osservazione più alto rispetto a quello degli atteggiamenti quotidiani che ognuno di noi deve adottare. Anche se i ragazzi sono dei veri e propri agenti di cambiamento, ci sono alcune cose su cui è la legislazione che deve intervenire. Ad esempio il governo regionale sta lavorando ad un protocollo di intesa con COREPLA, il consorzio di aziende che utilizza plastica che differenziamo, per stimolare anche raccolta dei rifiuti marini ed è importante intervenire sulla declassificazione di quei rifiuti. Secondo la legge italiana, infatti, i rifiuti raccolti in mare sono considerati rifiuti speciali che una volta arrivati a terra vanno smaltiti attraverso una procedura particolare e onerosa. Se fossero declassificati e li considerassimo assimilati agli urbani, potrebbero essere conferiti nei cassonetti che si trovano nei luoghi di approdo, riducendo anche i costi per lo smaltimento».

«Con questo progetto vorremmo cogliere due obiettivi - ha dichiarato l'assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano –, il primo dei quali è un'azione anticipatoria rispetto alle modifiche che auspichiamo il legislatore porti avanti proprio per consolidare un'economia ambientale. Il Comune è il soggetto più vicino ai cittadini e quindi vogliamo pungolare i legislatori regionali e nazionali rispetto alle trasformazione del mondo. Il secondo è una riflessione condivisa sul tema della rappresentanza e del dibattito pubblico all'interno delle scuole. Noi abbiamo una generazione che in tutto il mondo sta facendo un'importante riflessione sul piano dell'ambiente: sarebbe importante cogliere questa opportunità e mettere a fattore comune ciò che avviene nelle scuole e quindi rafforzare l'azione amministrativa della pubblica amministrazione, consapevoli che i ragazzi sono per loro natura portatori di cambiamento. Mi auguro che le scuole medie vogliano cogliere questa opportunità e pungolare le pubbliche amministrazioni a fare di più».