Leccese in piazza con Schlein: «Provato a trovare soluzione unitaria, ora andiamo avanti»

E del centrodestra ancora senza candidato dice: «Truccare la partita è l'unica possibilità per loro di vincerla»

venerdì 5 aprile 2024 18.51
A cura di Elga Montani
«Ho provato in più circostanze, fino a ieri a individuare una soluzione unitaria. Soluzione unitaria che per me vuol dire che ognuno dei contendenti fa un passo indietro per fare posto a un nome diverso che metta tutti d'accordo». Vito Leccese ribadisce dal palco di Bari, dove a suo sostegno sono arrivati in serata Elly Schlein del Pd e Angelo Bonelli dei Verdi, la sua volontà di trovare una soluzione unitaria per evitare che la coalizione si spacchi, soprattutto dopo la rinuncia del Movimento 5 Stelle alle primarie.

Ma tale volontà si scontro con «un'idea diversa della parola unità» che hanno dall'altra parte, ovvero quella che sostiene Michele Laforgia. «Anche ieri dal palco mi è sembrato chiaro che la ricerca dell'unità fosse poco più che una formula retorica buona per un comizio - aggiunge Leccese -. In realtà il messaggio, chiaro, l'ha espresso proprio Conte dal palco: "niente primarie, il nostro candidato è Laforgia". Poi l'ha ribadito lo stesso candidato, che in sostanza ha detto: "è necessario trovare una soluzione unitaria, e la soluzione unitaria non posso che essere io". È un po' come se due amici si dovessero incontrare per un appuntamento, uno dicesse: "vediamoci a metà strada" e l'altro rispondesse: "ok, vieni a casa mia". Non funziona così».

«Questa non si chiama mediazione, questa si chiama imposizione - ha sottolineato l'ex capo di gabinetto di Decaro -. Questa non si chiama soluzione unitaria, questo si chiama ultimatum. E noi siamo stanchi di subire ultimatum. Non avete nessuna superiorità né morale, né culturale, per dare ultimatum, non siete i duri e puri, non siete i supereroi, non siete gli eletti».

E al centrodestra Leccese si sente di dire che quanto sta avvenendo in questi giorni non farà di sicuro del bene a loro e alla loro campagna elettorale, in quanto «questa strategia, questo continuo denigrare la città è un'arma puntata contro Bari. È un'arma puntata contro i baresi. Ed è sempre la vostra solita strategia, quella che mettete in atto a ogni elezione. E che ve le fa perdere tutte, da vent'anni».

«Da mesi, ogni due o tre settimane, esce un comunicato in cui dicono che stanno per trovare il candidato - conclude Leccese -. Ma il problema non è che non hanno il candidato. Il problema è che non hanno una classe dirigente, non hanno un programma, non hanno un'idea per la città. Hanno soltanto una cosa: hanno una voglia matta di vincere le elezioni a tavolino. E io li capisco. Perché truccare la partita è l'unica possibilità per loro di vincerla».