Legge 194 sull'aborto, il consiglio regionale boccia la 'concreta attuazione'
Per porre un freno agli obiettori di coscienza Sinistra Italiana aveva chiesto di trovare nuove soluzioni per assicurare un trattamento equo in tutta la Puglia
martedì 22 maggio 2018
22.16
Sebbene fosse il 40esimo compleanno della legge sull'interruzione volontaria della gravidanza, la famosa 194 del 1978, il Consiglio regionale della Puglia ha respinto la proposta per la sua 'concreta attuazione' in Puglia. Obiettivo del provvedimento presentato da Sinistra Italiana, era quello di assicurare sul territorio regionale le prestazioni sanitarie necessarie alle donne che intendano procedere all'interruzione volontaria di gravidanza data anche l'altissima percentuale in Puglia di medici obiettori di coscienza. A bocciare la proposta i consiglieri dei gruppi del centrosinistra (Pd e liste civiche), del centrodestra (Fi, Dit, FdI, Lega) e dal Movimento 5 Stelle che hanno sollevato questioni di incostituzionalità, di inutilità e di obiettivi diversi da perseguire (come il contrasto alla denatalità). Assente al momento del voto il presidente della Regione Puglia ed assessore regionale alla sanità, Michele Emiliano.