Lello Capriati esce dal carcere, festa a Bari vecchia per l'assassino di Michele Fazio
L'uomo ha scontato 19 anni di carcere per l'omicidio del giovane nel 2001. Il padre della vittima: «Avanti per la nostra strada»
mercoledì 31 agosto 2022
15.32
Dopo 19 anni, torna il libertà Raffaele "Lello" Capriati (nipote del boss Tonino Capriati e fratello di Filippo e Domenico Capriati), che esce dal carcere dove era stato rinchiuso per l'omicidio di Michele Fazio, il 16enne ucciso per errore a Bari vecchia in una sparatoria il 12 luglio 2001.
L'uscita dal carcere di Capriati, nella serata di ieri, è stata celebrata a Bari vecchia con fuochi d'artificio e una vera e propria festa, annunciata nei mesi scorsi dai parenti su TikTok. Lello Capriati è uno dei responsabili della morte del giovane Michele Fazio, che quella sera di luglio venne ferito mortalmente in uno scontro a fuoco tra i sicari delle famiglie rivali Capriati e Strisciuglio.
«Noi andiamo avanti per la nostra strada. Non abbiamo qualcosa da temere e continueremo ad andare nelle scuole e nelle parrocchie per incontrare i ragazzi e per evitare che cadano nelle mani della criminalità organizzata. Siamo persone perbene, siamo diversi da loro, meglio di loro e non ci fermeremo», ha commentato Pinuccio Fazio, padre di Michele, all'agenzia di stampa Dire.
Parlando della scarcerazione di Lello Capriati, Pinuccio Fazio ha detto: «Hanno confessato di aver ucciso Michele, perché come loro stessi hanno ammesso, era un ragazzo buono. Non confessano mai quando si ammazzano tra loro perché sono assetati di vendetta e stanno zitti. Lo avevamo perdonato pubblicamente durante un incontro ma lui ci ha chiesto di vederci, voleva essere perdonato e guardarci negli occhi: noi lo abbiamo fatto. Non deve chiedere perdono a noi ma alla comunità per quello che ha fatto. Questa persona ha scontato la sua pena, non ho altro da aggiungere. Io non ho paura e non mi fermo: vado avanti per la mia strada nel nome di Michele e della legalità».
In foto: la cerimonia in ricordo di Michele Fazio
L'uscita dal carcere di Capriati, nella serata di ieri, è stata celebrata a Bari vecchia con fuochi d'artificio e una vera e propria festa, annunciata nei mesi scorsi dai parenti su TikTok. Lello Capriati è uno dei responsabili della morte del giovane Michele Fazio, che quella sera di luglio venne ferito mortalmente in uno scontro a fuoco tra i sicari delle famiglie rivali Capriati e Strisciuglio.
«Noi andiamo avanti per la nostra strada. Non abbiamo qualcosa da temere e continueremo ad andare nelle scuole e nelle parrocchie per incontrare i ragazzi e per evitare che cadano nelle mani della criminalità organizzata. Siamo persone perbene, siamo diversi da loro, meglio di loro e non ci fermeremo», ha commentato Pinuccio Fazio, padre di Michele, all'agenzia di stampa Dire.
Parlando della scarcerazione di Lello Capriati, Pinuccio Fazio ha detto: «Hanno confessato di aver ucciso Michele, perché come loro stessi hanno ammesso, era un ragazzo buono. Non confessano mai quando si ammazzano tra loro perché sono assetati di vendetta e stanno zitti. Lo avevamo perdonato pubblicamente durante un incontro ma lui ci ha chiesto di vederci, voleva essere perdonato e guardarci negli occhi: noi lo abbiamo fatto. Non deve chiedere perdono a noi ma alla comunità per quello che ha fatto. Questa persona ha scontato la sua pena, non ho altro da aggiungere. Io non ho paura e non mi fermo: vado avanti per la mia strada nel nome di Michele e della legalità».
In foto: la cerimonia in ricordo di Michele Fazio