Libero dopo 25 anni Domenico Monti, boss legato ai Capriati
L'uomo era in carcere per l'omicidio Rafaschieri avvenuto sul lungomare in mezzo alla folla nel 1994
martedì 20 febbraio 2018
18.50
È tornato in libertà dopo 25 anni di carcere, Domenico Monti, conosciuto a Bari Vecchia come "Mimmu u' biund".
Lo storico luogotenente del boss Antonio Capriati ha finito di scontare la sua pena per l'omicidio di Vincenzo Rafaschieri. L'evento, rimasto nella memoria dei baresi, e di cui Monti fu considerato il mandante, avvenne in Piazza Diaz, vicino al lungomare, dove Rafaschieri insieme ad alcuni parenti stava arrostendo della carne per una festa, tra la folla e famiglie con bambini. Per questo omicidio Monti era stato condannato all'ergastolo, pena poi commutata in 30 anni di reclusione, che con abbuoni di vario tipo lo portano oggi ad essere un uomo libero.
Ormai quasi 60enne Monti è stato coinvolto negli anni Novanta nella lotta tra i clan cittadini, all'epoca molto efferata. Fu implicato in diversi processi che hanno caratterizzato la mala cittadina dei clan, dagli Stisciuglio, ai Capriati ai Laraspata.
Lo storico luogotenente del boss Antonio Capriati ha finito di scontare la sua pena per l'omicidio di Vincenzo Rafaschieri. L'evento, rimasto nella memoria dei baresi, e di cui Monti fu considerato il mandante, avvenne in Piazza Diaz, vicino al lungomare, dove Rafaschieri insieme ad alcuni parenti stava arrostendo della carne per una festa, tra la folla e famiglie con bambini. Per questo omicidio Monti era stato condannato all'ergastolo, pena poi commutata in 30 anni di reclusione, che con abbuoni di vario tipo lo portano oggi ad essere un uomo libero.
Ormai quasi 60enne Monti è stato coinvolto negli anni Novanta nella lotta tra i clan cittadini, all'epoca molto efferata. Fu implicato in diversi processi che hanno caratterizzato la mala cittadina dei clan, dagli Stisciuglio, ai Capriati ai Laraspata.