Librerie a Bari, cosa succederà da oggi?
Tra chi ha stabilito regole per riaprire al pubblico e chi ha deciso di restare chiuso, ecco la situazione in città
martedì 14 aprile 2020
11.53
Da oggi a Bari e in tutta Italia le librerie possono riaprire al pubblico. Ma essendo una possibilità, legata anche a condizioni di sicurezza per il pubblico e per il personale, non tutti hanno scelto di riaprire in città.
A partire dalla più grande, e forse anche più frequentata, libreria di Bari, ovvero Feltrinelli. Al momento la scelta è di restare chiusi, in attesa di garantire a tutti le condizioni ottimali per evitare che si possano creare assembramenti, file e rischi.
«Da venerdì siamo in contatto con le autorità nazionali e locali per comprendere come poter dare attuazione al decreto della Presidenza del Consiglio che coinvolge le librerie nella progressiva riapertura commerciale del Paese, a partire da martedì 14 aprile - sottolineano - Si susseguono confronti a tutti i livelli, con le Regioni, con i Sindaci, con voi lettori: la situazione è in continua evoluzione. Per garantire la sicurezza dei nostri librai, dei clienti e dei luoghi, che da metà marzo sono chiusi al pubblico, stiamo predisponendo un Protocollo specifico nonché stiamo attuando tutte le misure necessarie ad accogliervi al meglio. Continueremo in questi giorni ad aggiornarvi e a monitorare la situazione, fiduciosi di potervi incontrare nuovamente e al più presto in libreria».
Continueranno a fare solo consegna a domicilio, almeno per il momento anche Prinz Zaum, fin dall'inizio critica con la scelta del Governo di riaprire, e Spine Bookstore (la fumetteria presente all'interno dell'Officina degli Esordi). «Spine non riaprirà - sottolineano - Questa scelta governativa arriva, dal nostro punto di vista e come appreso e condiviso da molte librerie, in tempi forse non abbastanza maturi per consentire una serena gestione dell'attività, non solo quella "commerciale" che vede ancora attive le giuste e stringenti norme, ma anche della comunità che ci sostiene e alla quale non può essere negata la vera identità di Spine: un luogo di incontro, di scambio, di dialogo e di libri toccati da "tante mani diverse". Questa direttiva è come un vestito di una taglia diversa, non adatta alle piccole librerie indipendenti».
Tra coloro che invece hanno deciso di ricominciare c'è Laterza, che mi ha predisposto tutta una serie di regole da far rispettare ai clienti. Rispettare la distanza interpersonale di 1 metro, accedere con guanti e mascherina, oltre al non poter entrare più di 8 clienti per volta e solo 1 membro per nucleo familiare. «Martedì riapriamo. Sì. Riapriamo - spiegano - Perché leggere, approfondire, studiare, educare i più piccoli, sono bisogni essenziali che appartengono a ciascuno di noi. Perché il libro è un bene necessario, lo era prima dell'emergenza sanitaria e lo è ora più che mai. Perché le librerie non sono solo un luogo di ritrovo e di socialità, di relazioni e di confronto. In questa fase non possono esserlo».
Come Laterza anche Neverland, fumetteria con due sedi una in via Toti e una in corso Italia, ha optato per l'apertura. Ma anche in questo caso con dei diktat rigorosi per i propri clienti: «L'accesso ai nostri locali sarà consentito a due persone al massimo per volta munite di mascherina o altro dispositivo analogo e i clienti dovranno mantenere l'adeguata distanza di sicurezza tra loro e con l'esercente. Noi con le giuste attenzioni e precauzioni cercheremo di servirvi al meglio chiedendovi, dove possibile, di ordinarci anticipatamente i prodotti che vorrete acquistare così da poterli ritirare già pronti quando verrete in sede. Gli orari di apertura verranno modificati, probabilmente estenderemo gli orari antimeridiani ma saremo chiusi al pomeriggio. Siamo consapevoli di apparire molto più austeri che in passato e che questo non aiuti in un momento così delicato, ma riaprire in un clima di effettivo coprifuoco potrebbe non portare gli effetti auspicabili ma il loro opposto».
Riapriranno anche Punto Einaudi con orario 10-18 e "tutte le misure di sicurezza per i lettori" e la libreria per bambini e ragazzi Moby Dick, ma solo di mattina a partire da domani.
A partire dalla più grande, e forse anche più frequentata, libreria di Bari, ovvero Feltrinelli. Al momento la scelta è di restare chiusi, in attesa di garantire a tutti le condizioni ottimali per evitare che si possano creare assembramenti, file e rischi.
«Da venerdì siamo in contatto con le autorità nazionali e locali per comprendere come poter dare attuazione al decreto della Presidenza del Consiglio che coinvolge le librerie nella progressiva riapertura commerciale del Paese, a partire da martedì 14 aprile - sottolineano - Si susseguono confronti a tutti i livelli, con le Regioni, con i Sindaci, con voi lettori: la situazione è in continua evoluzione. Per garantire la sicurezza dei nostri librai, dei clienti e dei luoghi, che da metà marzo sono chiusi al pubblico, stiamo predisponendo un Protocollo specifico nonché stiamo attuando tutte le misure necessarie ad accogliervi al meglio. Continueremo in questi giorni ad aggiornarvi e a monitorare la situazione, fiduciosi di potervi incontrare nuovamente e al più presto in libreria».
Continueranno a fare solo consegna a domicilio, almeno per il momento anche Prinz Zaum, fin dall'inizio critica con la scelta del Governo di riaprire, e Spine Bookstore (la fumetteria presente all'interno dell'Officina degli Esordi). «Spine non riaprirà - sottolineano - Questa scelta governativa arriva, dal nostro punto di vista e come appreso e condiviso da molte librerie, in tempi forse non abbastanza maturi per consentire una serena gestione dell'attività, non solo quella "commerciale" che vede ancora attive le giuste e stringenti norme, ma anche della comunità che ci sostiene e alla quale non può essere negata la vera identità di Spine: un luogo di incontro, di scambio, di dialogo e di libri toccati da "tante mani diverse". Questa direttiva è come un vestito di una taglia diversa, non adatta alle piccole librerie indipendenti».
Tra coloro che invece hanno deciso di ricominciare c'è Laterza, che mi ha predisposto tutta una serie di regole da far rispettare ai clienti. Rispettare la distanza interpersonale di 1 metro, accedere con guanti e mascherina, oltre al non poter entrare più di 8 clienti per volta e solo 1 membro per nucleo familiare. «Martedì riapriamo. Sì. Riapriamo - spiegano - Perché leggere, approfondire, studiare, educare i più piccoli, sono bisogni essenziali che appartengono a ciascuno di noi. Perché il libro è un bene necessario, lo era prima dell'emergenza sanitaria e lo è ora più che mai. Perché le librerie non sono solo un luogo di ritrovo e di socialità, di relazioni e di confronto. In questa fase non possono esserlo».
Come Laterza anche Neverland, fumetteria con due sedi una in via Toti e una in corso Italia, ha optato per l'apertura. Ma anche in questo caso con dei diktat rigorosi per i propri clienti: «L'accesso ai nostri locali sarà consentito a due persone al massimo per volta munite di mascherina o altro dispositivo analogo e i clienti dovranno mantenere l'adeguata distanza di sicurezza tra loro e con l'esercente. Noi con le giuste attenzioni e precauzioni cercheremo di servirvi al meglio chiedendovi, dove possibile, di ordinarci anticipatamente i prodotti che vorrete acquistare così da poterli ritirare già pronti quando verrete in sede. Gli orari di apertura verranno modificati, probabilmente estenderemo gli orari antimeridiani ma saremo chiusi al pomeriggio. Siamo consapevoli di apparire molto più austeri che in passato e che questo non aiuti in un momento così delicato, ma riaprire in un clima di effettivo coprifuoco potrebbe non portare gli effetti auspicabili ma il loro opposto».
Riapriranno anche Punto Einaudi con orario 10-18 e "tutte le misure di sicurezza per i lettori" e la libreria per bambini e ragazzi Moby Dick, ma solo di mattina a partire da domani.