Luci e ombre della sanità in Puglia, la bella storia della piccola Rebecca

A raccontarla con le sue parole il papà della bimba al governatore Emiliano

mercoledì 28 agosto 2019 15.34
Luci e ombre della sanità in Puglia. Tra un piano di riordino che non accontenta, denunce di presunti problemi e di mancanza di personale, arriva direttamente dalla voce di un papà una bella storia di speranza che ha per protagonista una bambina appena nata, Rebecca, la sua famiglia, e un team d'eccellenza del Giovanni XXIII. A raccontarla, attraverso le parole del genitore scritte all'inizio di giugno, il governatore Michele Emiliano.

«Il 17 Marzo ha segnato in modo indelebile la mia vita e quella di mia moglie - scrive il papà della bimba - infatti questa data segna il giorno della nascita della nostra prima figlia, attesa, desiderata e tanto amata. Alla sua nascita la nostra felicità arrivò all'apice, non credevamo possibile poter amare a tal punto un esserino così piccolo con questa intensità. Purtroppo la nostra gioia durò molto poco, infatti il mattino dopo nostra figlia fu portata via dalla sua culletta e ricoverata in un altro reparto U.T.I.N dell'ospedale SS. Annunziata di Taranto, per problemi che cercavano di spiegarci ma noi non capivamo o forse erano loro che non riuscivano a farci capire. Successivamente ci hanno spiegato che nostra figlia era affetta da una forma di Iperglicemia Neonatale alquanto rara. Di li cominciò la nostra odissea, ogni giorno eravamo in ospedale e ogni giorno cercavamo di avere notizie della nostra piccolina, notizie che ogni giorno mutavano, mutavano le cure, gli umori ecc. Dopo oltre 20 giorni di degenza e dopo esserci resi conto che nulla mutava abbiamo deciso di rivolgerci altrove, per avere risposte e cure che nessuno era stato in grado di darci. Quel giorno un angelo guidò le mie azioni mi misi in contatto con l' ospedale Gaslini Di Genova. Dopo aver esposto il problema e il quadro clinico di mia figlia Rebecca mi indirizzarono verso un équipe di medici che prestavano i loro servizi presso l' ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari facendo espressamente il nome del dott. Maurizio Del Vecchio. Immediatamente gli ho telefonato ed ho esposto il problema di mia figlia e per la prima volta con questo medico Rebecca non era un numero o una percentuale ma era una bambina da curare nella maniera più opportuna. In lui ho trovato un medico capace di curare con una grande capacità di ascolto, Rebecca è stata subito trasferita e ricoverata al Giovanni XXIII dove è stata accolta nel reparto di Malattie Metaboliche E Diabetologiche, dove è stata seguita dalla dottoressa Elvira Piccinno, dal dottor Maurizio Del Vecchio e dalla dottoressa Marcella Vendemiale. E da tutta l équipe del reparto, uomini e donne che danno onore e lustro alla categoria di medici e infermieri tutti. Non c'è stato giorno che ci siamo sentiti abbandonati, hanno curato Rebecca con tanto amore, ma hanno dato anche a noi la forza di affrontare il problema con un sorriso, ci hanno insegnato che Rebecca non era una bimba malata, ma una bimba che aveva bisogno di qualche attenzione in più. Oggi sono qui sono trascorsi due mesi e dodici giorni dalla nascita di Rebecca e la vedo sorridere nella sua culletta e non posso far altro che ringraziare il signore di avermi fatto incontrare tutte queste persone medici, infermieri e tutti che con la loro professionalità amore e dedizione hanno permesso oggi alla nostra bambina di stare bene. Un grazie non come padre ma come cittadino Italiano lo rivolgo all'ospedale Giovanni XXIII esempio di eccellenza e di buona sanità pubblica, curare gli ammalati è una cosa straordinaria ma curare e amare bambini come fanno loro è solo un dono divino. Grazie a tutti dal profondo del nostro cuore e il sorriso di mia figlia vi accompagnerà per tutta la vita».