Lutto nella scuola barese, muore a 49 anni il preside Angelo Canio D'Alessio
Il sindaco di Cellamare: «Una notizia funesta, che mi turba e che mi addolora»
domenica 6 novembre 2022
12.58
Lutto nella scuola barese. È scomparso all'età di 49 anni il dirigente scolastico dell'istituto comprensivo Ronchi di Cellamare, Angelo Canio D'Alessio. Originario di Bari, è morto a causa di una malattia con cui lottava da tempo.
«Ci svegliamo tutti con tristezza e sgomento questa mattina - scrive Gianluca Vurchio, primo cittadino di Cellamare -. Il nostro dirigente scolastico, prof. Angelo Canio D'Alessio, ci ha lasciati per sempre. Un uomo straordinario, un dirigente intraprendente, una persona perbene e capace, disponibile a trovare ogni soluzione nell'interesse principale dei ragazzi e della 'sua' scuola. Con lui ho affrontato uno dei periodi più complessi della scuola, dovuto alla pandemia e ad altre criticità. Con lui abbiamo dato vita a diversi progetti innovativi ed intraprendenti. Tra noi c'era profondo rispetto, tanta stima reciproca e ci chiamavamo per nome, non per il ruolo che rivestivamo. Non c'è più Angelo. Una notizia funesta, che mi turba e che mi addolora. Ci eravamo sentiti telefonicamente qualche giorno fa. Difficile da credere, difficile da accettare. Che la terra ti sia lieve, Angelo caro. Riposa in pace e che tu ora possa esser sereno, accolto nella braccia del Signore. Cellamare e la tua comunità scolastica non ti dimenticheranno».
«Ci svegliamo tutti con tristezza e sgomento questa mattina - scrive Gianluca Vurchio, primo cittadino di Cellamare -. Il nostro dirigente scolastico, prof. Angelo Canio D'Alessio, ci ha lasciati per sempre. Un uomo straordinario, un dirigente intraprendente, una persona perbene e capace, disponibile a trovare ogni soluzione nell'interesse principale dei ragazzi e della 'sua' scuola. Con lui ho affrontato uno dei periodi più complessi della scuola, dovuto alla pandemia e ad altre criticità. Con lui abbiamo dato vita a diversi progetti innovativi ed intraprendenti. Tra noi c'era profondo rispetto, tanta stima reciproca e ci chiamavamo per nome, non per il ruolo che rivestivamo. Non c'è più Angelo. Una notizia funesta, che mi turba e che mi addolora. Ci eravamo sentiti telefonicamente qualche giorno fa. Difficile da credere, difficile da accettare. Che la terra ti sia lieve, Angelo caro. Riposa in pace e che tu ora possa esser sereno, accolto nella braccia del Signore. Cellamare e la tua comunità scolastica non ti dimenticheranno».