Mafia e politica a Bari, chiesti 10 anni per l'ex consigliere Olivieri

L'indagato, in carcere dallo scorso febbraio, è a processo per scambio elettorale politico-mafioso

giovedì 23 gennaio 2025 17.33
A cura di Nicola Miccione
L'Antimafia di Bari ha chiesto la condanna a 10 anni di reclusione per l'ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, in carcere dallo scorso 26 febbraio per scambio elettorale politico-mafioso e estorsione nell'inchiesta "Codice interno", in cui l'accusa ritiene di aver dimostrato l'esistenza di alcuni rapporti tra mafia e politica.

La richiesta di condanna, una delle 108 per gli imputati in abbreviato, è stava avanzata oggi dai pubblici ministeri antimafia Marco D'Agostino e Fabio Buquicchio, che hanno evidenziato «il ruolo di primo piano» giocato da Olivieri nel reperire voti mafiosi in tre diversi clan della città, oltre che la capacità di piegare «tutto e tutti» alle proprie «spregevoli e bieche esigenze di profitto personale», anche nella storia dell'estorsione a carico dell'ex presidente della Banca Popolare di Bari.

Le altre richieste sono di 20 anni per i presunti promotori dell'associazione, tra cui spiccano i boss Savino Parisi (in carcere a Terni), Mino Fortunato (a Rebibbia), Eugenio (a Torino) e Gianni Palermiti (a Livorno), e Filippo Mineccia, Michele Parisi (ai domiciliari), Michele Calzolaio, Raffaele Addante, Francesco Triggiani e Tommy Parisi (ad Agrigento). La moglie di Olivieri, l'ex consigliera regionale Maria Carmen Lorusso, è invece a dibattimento insieme al padre Vito, già in carcere.

L'indagine della Squadra Mobile di Bari, come rivelato nella requisitoria al giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Bari, Giuseppe De Salvatore, ha svelato i presunti intrecci tra mafia e politica e convinto il Viminale a nominare una commissione per valutare i rischi di infiltrazione mafiosa nell'amministrazione locale.