Magliette della Protezione civile Puglia, scoppia la polemica fra Movimento 5 stelle e Regione

Antonella Laricchia solleva il polverone sul prezzo "maggiorato", ma il dirigente del settore si difende

venerdì 31 luglio 2020 0.51
In Puglia scoppia la polemica politica sulle magliette della Protezione civile recentemente acquistate dalla Regione. A sollevare il polverone sul prezzo "gonfiato" dei prodotti è Antonella Laricchia, consigliera regionale del Movimento 5 stelle e candidata presidente della Regione per la compagine pentastellata.

«Magliette ad un prezzo di mercato che si aggira intorno ai 30 euro pagate dalla Regione Puglia quasi il doppio - attacca Laricchia. Tanto i soldi sono dei pugliesi. È l'ennesimo s ipreco di denaro pubblico scoperto dalla Consigliera regionale del M5S, Antonella Laricchia candidata presidente alla Regione Puglia. Parliamo di 600 polo destinate agli operatori della Protezione Civile Regionale, la cui produzione la scorsa estate è stata affidata in tutta fretta dalla Regione con un atto dirigenziale e senza una ricerca di mercato. Sappiamo che è tutto legittimo, ma trattandosi di soldi pubblici, si sarebbero potuti e dovuti chiedere altri preventivi e non interpellare in via breve una sola azienda. L'azienda in questione, lo scorso 22 luglio ha fatto pervenire alla Protezione Civile regionale l'offerta per la fornitura di 300 polo a manica corta ad un prezzo di 36,50 € cadauno (oltre iva) e per le polo a manica lunga 38,50 € cadauno. Le caratteristiche richieste, oltre al tessuto in cotone, erano bordo manica con costina, nastrino parasudore, cuciture ribattute, 3 bottoni, spacchetti laterali, etichetta ricamata e personalizzazione del ricamo. Il 3 settembre in seguito a ulteriori necessità manifestate dalla Protezione Civile, la stessa ditta ha chiarito i nuovi prezzi in 57,50 € e per le polo a maniche corte e 59,50 € per le polo a maniche lunghe. Le variazioni richieste consistevano nell'aggiunta di loghi sul petto, sulla manica destra e sinistra e sulla schiena e nella personalizzazione delle scritte per le autorità. Ad esempio la scritta "presidente". La maglietta con cui Emiliano - continua Laricchia - si è fatto pubblicità in lungo e in largo per la Puglia, anche quando poco c'entrava con i suoi impegni istituzionali, cara è costata ai pugliesi. Senza chiedere ulteriori preventivi, la Regione Puglia non ha badato a spese e per la fornitura di abbigliamento operativo per il personale della Sezione della Protezione Civile Regionale ha acquistato 600 polo spendendo in totale 35.000 €. A differenza loro, noi che teniamo ai soldi pubblici abbiamo contattato un'altra società chiedendo un preventivo per magliette con le stesse caratteristiche, compresi i loghi e le cuciture previste nell'atto dirigenziale. Il risultato è stato un prezzo di mercato che si aggira intorno ai 30 € per maglietta, contro i quasi 60 € spesi dalla Regione. La ditta in questione ci ha proposto anche una ulteriore possibilità ancora più economica con la stampa dei loghi, invece dei ricami, che farebbe scendere il costo delle polo a 12 € l'una. Se la Regione avesse voluto risparmiare avrebbe potuto farlo semplicemente richiedendo diversi preventivi o pubblicando un avviso selettiv»o.

Mario Lerario, dirigente regionale della Protezione civile Puglia, si difende spiegando: «È il caso di ricordare che l'affidamento, fatto dagli uffici della Sezione regionale nei termini di quanto previsto dal codice degli appalti, come ammesso dalla medesima dott.ssa Laricchia, è relativa a polo, a manica corta ed a manica lunga, ed è stata destinata, indistintamente, ad operatori di sala, a funzionari, a responsabili di struttura, a dirigenti, all'assessore competente, al presidente del Comitato regionale permanente di protezione civile ed anche al Capo della Protezione Civile della Regione Puglia, Il Presidente della Giunta.
Non sfuggirà a chi legge che la "maglietta", com'è stata chiamata, oltre ad essere un segno identificativo della struttura regionale di protezione civile, è un segno distintivo del ruolo, che può essere utilizzato solo ed esclusivamente nell'esercizio delle funzioni. In altre parole è assimilabile ad una divisa. Tanto premesso, sembra appena il caso di evidenziare che l'utilizzo quotidiano di questi indumenti richiede lavaggi frequenti, e conseguentemente, laddove la qualità dei materiali non sia tale da assicurare la resistenza nel tempo, si corre il rischio di dover sostituire con maggiore frequenza i materiali medesimi. Le precedenti forniture prevedevano loghi a stampa che, come facile rilevare, si deterioravano dopo pochi lavaggi, con evidenti effetti sul decoro degli operatori, ma anche sui costi complessivi, atteso che una minore qualità comporta una più veloce necessità di sostituire i capi di lavoro. A seguito di attento esame dei capi relativi a precedenti forniture, si è proceduto di conseguenza a scegliere una maglietta di qualità superiore (il cui costo offerto per la sola polo era pari ad euro 36,50 a manica corta e euro 38,00 a manica lunga), cui sono stati aggiunti i costi relativi all'apposizione di 5 loghi, ed una personalizzazione relativa al ruolo ricoperto (collaboratore, funzionario, dirigente, assessore, presidente) con filo indelebile in quadricromia, passando così ad un costo complessivo affidato pari ad euro 57,50 per la polo a manica corta e euro 59,50 per la manica lunga. I prezzi del materiale acquisito, secondo le valutazioni istruttorie che con la presente si confermano, risultano del tutto congrui rispetto ai prezzi di mercato, e soprattutto, il materiale oggetto di acquisizione è similare a quello ordinariamente utilizzato dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. A distanza di circa un anno dall'acquisto del materiale di che trattasi, si ha modo di confermare che il rapporto qualità prezzo si è dimostrato essere del tutto favorevole per l'Amministrazione, atteso che da allora non si è ancora provveduto a sostituire il materiale acquisito, e che lo stesso risulta ancora in ottimo stato di conservazione, nonostante l'emergenza COVID abbia richiesto un utilizzo più intensivo del solito».