Malamovida, la segnalazione da Carrassi. E il Comune cerca soluzioni
L'ultimo allarme dal sindaco della notte in seguito a proteste dei cittadini esasperati
venerdì 27 settembre 2024
10.46
L'ultima segnalazione, in ordine di tempo, arriva dal quartiere Carrassi. Ma il problema della malamovida, come è stata ribattezzata dai residenti, è da tempo al centro dell'agenda sia dei residenti che dell'amministrazione comunale.
Stando a questa ultima segnalazione ogni giovedì sarebbero tanti i giovani a radunarsi in via Volta al quartiere Carrassi. «Ieri sera, come sindaco della notte, mi sono recato nel quartiere Carrassi - dichiara Lorenzo Leonetti -. Alle ore 00:30 ho incontrato in via Volta una rappresentanza di cittadini residenti, abbastanza esasperati, costretti a convivere da diversi anni con una movida notturna rumorosa che non piace assolutamente. Un disagio che continua fino alle 5:00 del mattino, coinvolgendo pure piazzale de Bellis».
«In via Volta - prosegue Leonetti - centinaia di ragazzi che, seppur in maniera pacifica, "occupavano" marciapiedi e carreggiata stradale costringendo gli automobilisti a manovre pericolose per l'incolumità degli stessi fruitori del luogo; a peggiorare la situazione non era la musica dei locali ma un brusio eccessivo e costante. Questo non è un bell'esempio di come vivere gli spazi pubblici in armonia. Nella prossima settimana incontrerò i titolari delle attività commerciali della zona, mi piacerebbe coinvolgere il mondo universitario per aprire anche con loro un tavolo di confronto e mediazione perché una soluzione, bisogna trovarla».
Nei giorni scorsi, il sindaco Leccese e i suoi hanno rispolverato la proposta di limitare le aperture notturne dei locali, proposta che era stata avanzata dalla scorsa consiliatura verso la fine dello scorso anno e che era stata condivisa dalle associazioni di categoria. Ma i residenti, soprattutto dell'Umbertino, non ritengono che possa essere una soluzione, dato che il problema principale è sì legato alla presenza di tanti locali, ma è dovuto soprattutto al rumore antropico creato dal grande affollamento di gente, che non si risolverebbe semplicemente facendo chiudere i locali a mezzanotte.
Tra le richieste primarie del Comitato Salvaguardia Zona Umbertina ci sono invece il divieto di nuovi insediamenti di attività di somministrazione di alimenti e bevande nell' Umbertino oltre all'installazione di centraline per monitorare 24 ore su 24 l'inquinamento acustico della zona e il conseguente rispetto delle normative attuali, a "tutela del diritto primario alla salute".
Un primo incontro tra amministrazione e residenti si è tenuto pochi giorni fa. La speranza è quella di riuscire a trovare una soluzione che riesca a mettere d'accordo tutti, coniugando le esigenze di tutti gli attori in campo.
Stando a questa ultima segnalazione ogni giovedì sarebbero tanti i giovani a radunarsi in via Volta al quartiere Carrassi. «Ieri sera, come sindaco della notte, mi sono recato nel quartiere Carrassi - dichiara Lorenzo Leonetti -. Alle ore 00:30 ho incontrato in via Volta una rappresentanza di cittadini residenti, abbastanza esasperati, costretti a convivere da diversi anni con una movida notturna rumorosa che non piace assolutamente. Un disagio che continua fino alle 5:00 del mattino, coinvolgendo pure piazzale de Bellis».
«In via Volta - prosegue Leonetti - centinaia di ragazzi che, seppur in maniera pacifica, "occupavano" marciapiedi e carreggiata stradale costringendo gli automobilisti a manovre pericolose per l'incolumità degli stessi fruitori del luogo; a peggiorare la situazione non era la musica dei locali ma un brusio eccessivo e costante. Questo non è un bell'esempio di come vivere gli spazi pubblici in armonia. Nella prossima settimana incontrerò i titolari delle attività commerciali della zona, mi piacerebbe coinvolgere il mondo universitario per aprire anche con loro un tavolo di confronto e mediazione perché una soluzione, bisogna trovarla».
Nei giorni scorsi, il sindaco Leccese e i suoi hanno rispolverato la proposta di limitare le aperture notturne dei locali, proposta che era stata avanzata dalla scorsa consiliatura verso la fine dello scorso anno e che era stata condivisa dalle associazioni di categoria. Ma i residenti, soprattutto dell'Umbertino, non ritengono che possa essere una soluzione, dato che il problema principale è sì legato alla presenza di tanti locali, ma è dovuto soprattutto al rumore antropico creato dal grande affollamento di gente, che non si risolverebbe semplicemente facendo chiudere i locali a mezzanotte.
Tra le richieste primarie del Comitato Salvaguardia Zona Umbertina ci sono invece il divieto di nuovi insediamenti di attività di somministrazione di alimenti e bevande nell' Umbertino oltre all'installazione di centraline per monitorare 24 ore su 24 l'inquinamento acustico della zona e il conseguente rispetto delle normative attuali, a "tutela del diritto primario alla salute".
Un primo incontro tra amministrazione e residenti si è tenuto pochi giorni fa. La speranza è quella di riuscire a trovare una soluzione che riesca a mettere d'accordo tutti, coniugando le esigenze di tutti gli attori in campo.