Manifestante offende sui social una giornalista di Repubblica Bari
Sulla vicenda interviene l'assostampa e l'Ordine della Puglia
lunedì 26 ottobre 2020
19.04
"Invitiamo le forze dell'ordine a fare immediata luce sulle pesanti intimidazioni espresse via facebook dal barese Roberto Falco nei confronti di una giornalista di Repubblica Bari, "colpevole" di aver dato notizia della convocazione per sabato scorso, alle ore 23 in piazza del Ferrarese a Bari, di una manifestazione di protesta contro le misure anti-assembramento". A sostenerlo in una nota sono l'Associazione della Stampa e l'Ordine dei Giornalisti di Puglia.
La giornalista a cui estendiamo come redazione tutta la nostra solidarietà, è finita nella gogna social investita da pesanti insulti e minacce neanche troppo velate solo per aver riportato l'annuncio di tale raduno a Bari – proseguono - all'indomani degli scontri avvenuti per le stesse ragioni a Napoli. Tale attività di mera cronaca, a beneficio dei cittadini e del loro sacrosanto diritto di essere informati, le è costato un pesante video-messaggio da parte di questo signore, con l'inevitabile istigazione alla violenza che l'uso spregiudicato dei social consente".
"L'attacco ormai quotidiano agli operatori dell'informazione sulle piattaforme social sta assumendo, anche in Puglia, il carattere di una vera emergenza quotidiana, sulla quale tutte le istituzioni – concludono il Sindacato unitario dei giornalisti pugliesi e l'Ordine regionale - sono chiamate a vigilare perché vengano rispettati i principi costituzionali: quello dei giornalisti, perché possano continuare ad esercitare il diritto-dovere di cronaca, e quello dei cittadini ad essere informati di ciò che accade nel loro territorio".
La giornalista a cui estendiamo come redazione tutta la nostra solidarietà, è finita nella gogna social investita da pesanti insulti e minacce neanche troppo velate solo per aver riportato l'annuncio di tale raduno a Bari – proseguono - all'indomani degli scontri avvenuti per le stesse ragioni a Napoli. Tale attività di mera cronaca, a beneficio dei cittadini e del loro sacrosanto diritto di essere informati, le è costato un pesante video-messaggio da parte di questo signore, con l'inevitabile istigazione alla violenza che l'uso spregiudicato dei social consente".
"L'attacco ormai quotidiano agli operatori dell'informazione sulle piattaforme social sta assumendo, anche in Puglia, il carattere di una vera emergenza quotidiana, sulla quale tutte le istituzioni – concludono il Sindacato unitario dei giornalisti pugliesi e l'Ordine regionale - sono chiamate a vigilare perché vengano rispettati i principi costituzionali: quello dei giornalisti, perché possano continuare ad esercitare il diritto-dovere di cronaca, e quello dei cittadini ad essere informati di ciò che accade nel loro territorio".