"Mare caldo", al palazzo delle Poste la mostra di Greenpeace Bari
Al centro dell'esposizione il tema del riscaldamento globale. Petruzzelli: «Non abbiamo un secondo pianeta»
martedì 18 luglio 2023
10.02
"MARE CALDO: immagini di un mare che cambia" è il titolo della mostra fotografica di Greenpeace Bari che può essere visitata nel Centro Polifunzionale dell'Università degli Studi di Bari, in piazza Cesare Battisti all'interno dell'ex palazzo delle Poste. L'esposizione, aperta fino al 21 luglio, racconta, attraverso delle fotografie aeree e subacquee, come i cambiamenti climatici stiano interessando il mare e gli organismi che lo abitano, anche in profondità.
«Che faccia caldo, anzi caldissimo, lo avvertiamo tutti - commenta Pietro Petruzzelli, assessore comunale all'Ambiente. Ma che il riscaldamento globale comporti dei profondi cambiamenti climatici che hanno delle conseguenze anche drammatiche per la nostra terra, a volte sembra essere una questione interessante ahimè solo per pochi. E invece non è così perché ci riguarda tutti. Il riscaldamento globale infatti sta causando un aumento delle temperature del mare con conseguenze negative anche per gli ecosistemi marini. Lo sapete che il 50% dell'ossigeno viene prodotto dal mare ma che l'aumento della temperature delle acque sta giorno dopo giorno stravolgendo il grande apporto che gli oceani danno alla terra? e lo sapete che questo ha ripercussioni su tutti noi?».
Petruzzelli insiste: «Noi non abbiamo un secondo pianeta ma dobbiamo in ogni modo cercare di cambiare rotta e di adottare dei comportamenti che possano tutelare l'ambiente e il mare che ci circondano. Ma soprattutto non possiamo più delegare a nessuno. Riguarda noi e il futuro dei nostri figli. Grazie Greenpeace per il lavoro che da tanti anni e ogni giorno porta avanti a tutela del nostro pianeta».
«Che faccia caldo, anzi caldissimo, lo avvertiamo tutti - commenta Pietro Petruzzelli, assessore comunale all'Ambiente. Ma che il riscaldamento globale comporti dei profondi cambiamenti climatici che hanno delle conseguenze anche drammatiche per la nostra terra, a volte sembra essere una questione interessante ahimè solo per pochi. E invece non è così perché ci riguarda tutti. Il riscaldamento globale infatti sta causando un aumento delle temperature del mare con conseguenze negative anche per gli ecosistemi marini. Lo sapete che il 50% dell'ossigeno viene prodotto dal mare ma che l'aumento della temperature delle acque sta giorno dopo giorno stravolgendo il grande apporto che gli oceani danno alla terra? e lo sapete che questo ha ripercussioni su tutti noi?».
Petruzzelli insiste: «Noi non abbiamo un secondo pianeta ma dobbiamo in ogni modo cercare di cambiare rotta e di adottare dei comportamenti che possano tutelare l'ambiente e il mare che ci circondano. Ma soprattutto non possiamo più delegare a nessuno. Riguarda noi e il futuro dei nostri figli. Grazie Greenpeace per il lavoro che da tanti anni e ogni giorno porta avanti a tutela del nostro pianeta».