Matteo Salvini in visita al Libertà: «Entro fine anno nuove unità di forze dell'ordine a Bari»
Il ministro degli Interni: «Il liceo di questo quartiere inserito nel programma "scuole sicure"»
giovedì 13 settembre 2018
13.16
Mattinata barese per il ministro dell'Interno e segretario della Lega Matteo Salvini. Prima della visita istituzionale in Fiera del Levante, il vece-premier ha fatto tappa nel rione Liberà di Bari, dove ha incontrato alcuni cittadini presso la sede del movimento "Riprendiamoci il Futuro", in via Nicolai.
Scortato da un nutrito cordone di Polizia e Carabinieri e accompagnato dal candidato sindaco di Bari per la Lega, Fabio Romito, Salvini ha preso il microfono per annunciare: «Entro la fine del 2018 a Bari manderemo decine di nuove unità di forze dell'ordine per controllare il territorio. Ringrazio prefetto, questore e carabinieri per il lavoro che svolgono con i pochi mezzi a disposizione».
[SOCIAL VIDEO]
Uno dei motivi per cui è stato chiamato Salvini a visitare il Libertà è la presenza di alcuni immigrati nel quartiere: «I criminali - aggiunge il ministro indossando la maglia del Bari donatagli da Romito - non hanno nazionalità e colore della pelle. Io vengo qui per cacciare dal quartiere tutti gli spacciatori, gli occupanti di case, gli sfruttatori dell'immigrazione clandestina e della prostituzione. Invito i cittadini del quartiere a non giustificarsi. Non siete voi a dover premettere di voler star tranquilli e di non essere razzisti: gli unici razzisti che conosco sono alcuni politici di sinistra che hanno trasformato Bari e l'Italia in un campo profughi. Quello verso gli italiani è l'unico vero razzismo. Sono qui per collaborare con sindaco e governatore a prescindere dai colori politici».
«Sono a disposizione di sindaci e cittadini italiani, tra cui i 4 milioni di immigrati regolari che portano rispetto», aggiunge il leader leghista. «Per clandestini e delinquenti la pacchia è finita. La prossima settimana taglieremo sprechi e accorceremo i tempi: chi ha fatto domanda di asilo politico o ha ottenuto la cittadinanza italiana e delinque verrà rimandato a casa».
Presto partirà anche l'iniziativa "scuole sicure", per combattere fenomeni di illegalità all'interno degli istituti di istruzione: «Anche il liceo della zona - annuncia il vice premier - fa parte del progetto. Con i fondi del ministero dell'Interno saranno per la prima volta acquistate telecamere e si potrà combattere l'epidemia che è lo spaccio di droga ai nostri figli e alle nostre figlie. Senza promettere miracoli e senza regalare 80 Euro stiamo facendo poche cose e bene», conclude il ministro prima di prendere la via della Fiera.
Scortato da un nutrito cordone di Polizia e Carabinieri e accompagnato dal candidato sindaco di Bari per la Lega, Fabio Romito, Salvini ha preso il microfono per annunciare: «Entro la fine del 2018 a Bari manderemo decine di nuove unità di forze dell'ordine per controllare il territorio. Ringrazio prefetto, questore e carabinieri per il lavoro che svolgono con i pochi mezzi a disposizione».
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Uno dei motivi per cui è stato chiamato Salvini a visitare il Libertà è la presenza di alcuni immigrati nel quartiere: «I criminali - aggiunge il ministro indossando la maglia del Bari donatagli da Romito - non hanno nazionalità e colore della pelle. Io vengo qui per cacciare dal quartiere tutti gli spacciatori, gli occupanti di case, gli sfruttatori dell'immigrazione clandestina e della prostituzione. Invito i cittadini del quartiere a non giustificarsi. Non siete voi a dover premettere di voler star tranquilli e di non essere razzisti: gli unici razzisti che conosco sono alcuni politici di sinistra che hanno trasformato Bari e l'Italia in un campo profughi. Quello verso gli italiani è l'unico vero razzismo. Sono qui per collaborare con sindaco e governatore a prescindere dai colori politici».
«Sono a disposizione di sindaci e cittadini italiani, tra cui i 4 milioni di immigrati regolari che portano rispetto», aggiunge il leader leghista. «Per clandestini e delinquenti la pacchia è finita. La prossima settimana taglieremo sprechi e accorceremo i tempi: chi ha fatto domanda di asilo politico o ha ottenuto la cittadinanza italiana e delinque verrà rimandato a casa».
Presto partirà anche l'iniziativa "scuole sicure", per combattere fenomeni di illegalità all'interno degli istituti di istruzione: «Anche il liceo della zona - annuncia il vice premier - fa parte del progetto. Con i fondi del ministero dell'Interno saranno per la prima volta acquistate telecamere e si potrà combattere l'epidemia che è lo spaccio di droga ai nostri figli e alle nostre figlie. Senza promettere miracoli e senza regalare 80 Euro stiamo facendo poche cose e bene», conclude il ministro prima di prendere la via della Fiera.