Maxi frode fiscale da 300 milioni di euro messa in atto da società di macellazione vicina al clan Parisi

Nell'operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Rho cinque persone in carcere, 12 ai domiciliari e 50 indagati

giovedì 5 luglio 2018 20.52
Avevano messo in atto una frode fiscale da quasi 300 milioni di euro grazie ad un'associazione per delinquere tramite un consorzio di società del settore della macellazione, un consorzio leader a livello nazionale con migliaia di dipendenti vicina al clan Parisi. 5 persone, tra cui 2 commercialisti, sono finite in carcere e 12 agli arresti domiciliari, per 4 liberi professionisti è stato applicato l'obbligo di firma. L' operazione della Gdf di Rho, Milano rientra nell'inchiesta coordinata dai pm di Milano Maurizio Ascione e Gianfranco Gallo e nella quale ci sono oltre 50 gli indagati. Tra questi spiccano anche i nomi di due bitontini vicini all'US Bitonto.
I due avrebbero usato la società calcistica per emettere fatture false per operazioni inesistenti, al fine di consentire a terzi l'evasione IVA di poco più di 1 milione di euro. Le 21 ordinanze, eseguite in tutta Italia così come le numerose perquisizioni, sono state firmate dal gip Guido Salvini che ha ordinato il sequestro ai fini della confisca di oltre 90 immobili, tra ville di lusso, appartamenti, ristoranti, locali notturni, tra cui uno sul Lungomare Cristoforo Colombo di Bari, 2 yacht, conti correnti, contanti, gioielli, 7 cassette di sicurezza per un valore complessivo di circa 60 milioni.