Maxi operazione contro la pedopornografia su Telegram e Whatsapp, perquisizioni anche a Bari
Nell'inchiesta della Procura di Milano 59 gruppi e 432 utenti che condividevano foto e video ritraenti violenze sessuali su minori
mercoledì 16 dicembre 2020
17.57
Ha coinvolto anche la Puglia con tre perquisizioni a Bari e il sequestro di alcuni cellulari, la maxi operazione della Polizia Postale denominata Luna Park che ha portato all'arresto di 17 persone accusate di pedopornografia.
Ci sarebbero professionisti, consulenti universitari, pensionati, impiegati e anche un vigile urbano nell'elenco dell'operazione coordinata dalla procura di Milano e condotta dalla Polizia Postale di Milano e del Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online del Servizio Polizia Postale di Roma che oggi dopo due anni di indagini ha smascherato 159 gruppi e 432 utenti attivi su gruppi e canali Telegram e WhatsApp «finalizzati alla condivisione di foto e video pedopornografici ritraenti vere e proprie violenze sessuali su minori, a volte anche neonati». Sedici erano «delle vere e proprie associazioni per delinquere, al cui interno era possibile distinguere promotori, organizzatori e partecipi, con ruoli e compiti ben definiti». In ogni «stanza» c'erano regole ben precise per limitare dal massimo l'esposizione e il possibile tracciamento da parte delle forze dell'ordine. Appena c'era il sentore di un pericolo, l'utente veniva espulso dal gruppo.
Il 35% degli 81 italiani indagati dalla Postale milanese si concentra tra Lombardia e Campania. Tra questi ci sono un 71enne napoletano di professione ottico e con collaborazioni universitarie, e un 20enne veneziano disoccupato. I due sono ritenuti i promotori e gestori dei gruppi, attraverso i quali reclutavano altri complici da ogni parte del mondo.
La maxioperazione anti-pedopornografia ha visto impegnatioltre 300 uomini della polizia Postale che hanno eseguito perquisizioni e arresti, in flagranza, in 53 province e 18 regioni.
Ci sarebbero professionisti, consulenti universitari, pensionati, impiegati e anche un vigile urbano nell'elenco dell'operazione coordinata dalla procura di Milano e condotta dalla Polizia Postale di Milano e del Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online del Servizio Polizia Postale di Roma che oggi dopo due anni di indagini ha smascherato 159 gruppi e 432 utenti attivi su gruppi e canali Telegram e WhatsApp «finalizzati alla condivisione di foto e video pedopornografici ritraenti vere e proprie violenze sessuali su minori, a volte anche neonati». Sedici erano «delle vere e proprie associazioni per delinquere, al cui interno era possibile distinguere promotori, organizzatori e partecipi, con ruoli e compiti ben definiti». In ogni «stanza» c'erano regole ben precise per limitare dal massimo l'esposizione e il possibile tracciamento da parte delle forze dell'ordine. Appena c'era il sentore di un pericolo, l'utente veniva espulso dal gruppo.
Il 35% degli 81 italiani indagati dalla Postale milanese si concentra tra Lombardia e Campania. Tra questi ci sono un 71enne napoletano di professione ottico e con collaborazioni universitarie, e un 20enne veneziano disoccupato. I due sono ritenuti i promotori e gestori dei gruppi, attraverso i quali reclutavano altri complici da ogni parte del mondo.
La maxioperazione anti-pedopornografia ha visto impegnatioltre 300 uomini della polizia Postale che hanno eseguito perquisizioni e arresti, in flagranza, in 53 province e 18 regioni.