Medico positivo al Coronavirus, chiude il pronto soccorso di Acquaviva
La notizia è stata data dal sindaco Davide Carlucci, disponibili per emergenze le strutture sanitarie delle città vicine
mercoledì 11 marzo 2020
14.54
Un medico dell'ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti è risultato positivo al Coronavirus. Per questo motivo il pronto soccorso della struttura è stato chiuso. A comunicare la notizia il sindaco della cittadina in provincia di Bari, Davide Carlucci. Disponibili per le emergenze i pronto soccorso di Altamura, Bari e Putignano.
A confermare la notizia del contagio lo stesso ospedale Miulli, che in una nota scrive: Il 10 marzo un medico del pronto soccorso, avendo accusato una sintomatologia essenzialmente di carattere febbrile con connessa astenia, non potendo escludere i criteri epidemiologici di contatto stretto con un probabile caso di Codiv-19, ha ritenuto opportuno effettuare un tampone di controllo, al quale è risultato positivo. L'esame è stato effettuato come da protocollo.
Il medico è poi stato posto in quarantena al proprio domicilio. Giunta la notizia al medico reperibile della Direzione Sanitaria, dott. Formoso, intorno alla mezzanotte si è avviata la procedura di:
a) avviso delle autorità competenti per la chiusura del Pronto Soccorso,
b) conseguente sanificazione, che segue i protocolli di utilizzo di derivati del cloro.
Sono attualmente in corso le procedure di verifica, che si stanno realizzando attraverso somministrazione di tamponi a tutto il personale del Pronto Soccorso e ai loro contatti più stretti. Si sta seguendo il criterio epidemiologico dei cerchi concentrici. Si tratta di un numero elevato di campioni, dunque il laboratorio di riferimento è attualmente al lavoro per fornire quanto prima i risultati.
Al momento il pronto soccorso resta chiuso fin quando tutto il personale sarà stato controllato.
L'Ente si sta preparando ad allestire, nell'ambito del piano regionale, stanze dedicate a pazienti affetti da Covid-19, con il supporto degli organismi oltre che della Regione anche della ASL.
A confermare la notizia del contagio lo stesso ospedale Miulli, che in una nota scrive: Il 10 marzo un medico del pronto soccorso, avendo accusato una sintomatologia essenzialmente di carattere febbrile con connessa astenia, non potendo escludere i criteri epidemiologici di contatto stretto con un probabile caso di Codiv-19, ha ritenuto opportuno effettuare un tampone di controllo, al quale è risultato positivo. L'esame è stato effettuato come da protocollo.
Il medico è poi stato posto in quarantena al proprio domicilio. Giunta la notizia al medico reperibile della Direzione Sanitaria, dott. Formoso, intorno alla mezzanotte si è avviata la procedura di:
a) avviso delle autorità competenti per la chiusura del Pronto Soccorso,
b) conseguente sanificazione, che segue i protocolli di utilizzo di derivati del cloro.
Sono attualmente in corso le procedure di verifica, che si stanno realizzando attraverso somministrazione di tamponi a tutto il personale del Pronto Soccorso e ai loro contatti più stretti. Si sta seguendo il criterio epidemiologico dei cerchi concentrici. Si tratta di un numero elevato di campioni, dunque il laboratorio di riferimento è attualmente al lavoro per fornire quanto prima i risultati.
Al momento il pronto soccorso resta chiuso fin quando tutto il personale sarà stato controllato.
L'Ente si sta preparando ad allestire, nell'ambito del piano regionale, stanze dedicate a pazienti affetti da Covid-19, con il supporto degli organismi oltre che della Regione anche della ASL.