Mensa scolastica, Leccese: «Chiedo scusa alla città, valuteremo anche pranzo al sacco»

Il primo cittadino ha detto la sua rispondendo alla domanda di un cittadino in diretta radiofonica

giovedì 10 ottobre 2024 13.20
A cura di Elga Montani
I primi pasti agli alunni baresi sono stati serviti oggi a pranzo, alla scuola Filippo Corridoni, unica in grado oggi di far partire il servizio, affidato in via temporanea alla Ladisa in attesa del pronunciamento del Tar. Domani anche altre scuole del primo lotto garantiranno la mensa e il tempo pieno. Ma non sarà un inizio vero e proprio, in quanto pende la spada di Damocle del giudizio del Tar che ci sarà il prossimo 15 ottobre, con il rischio che ulteriori ricorsi impediscano quest'anno di vedere garantito questo diritto ai ragazzi e alle ragazze baresi, e alle loro famiglie, che al momento stanno davvero facendo i salti mortali.

«Sono molto dispiaciuto, ma anche molto arrabbiato – ha dichiarato il sindaco Vito Leccese rispondendo ad una domanda di un cittadino al riguardo questa mattina in diretta su Radio Bari -. perché partire con un inizio di mandato da sindaco in questo modo, non riuscendo a garantire un servizio dal mio punto di vista fondamentale, per conciliare i tempi di vita e di lavoro delle famiglie è una cosa assurda. Purtroppo, ci siamo ritrovati, come è accaduto anche in passato, in un groviglio e in un contenzioso inimmaginabile che non ci ha consentito di partire da subito con questo servizio».

«Capisco il disagio che stanno vivendo le famiglie - ha aggiunto Leccese -. Noi stiamo attendendo di capire se la sospensiva, richiesta da una delle due aziende contendenti, sarà accolta dal tribunale. Dopodiché, nelle more del definitivo giudizio da parte dei tribunali amministrativi, stiamo pensando a delle soluzioni alternative che certamente concorderemo. Dobbiamo al riguardo avviare un tavolo di confronto con le famiglie, con la Asl e con tutti i soggetti in campo. Per quanto riguarda l'ipotesi del pranzo al sacco potrebbe essere una delle soluzioni, ma è necessario che tutto sia non solo autorizzato, ma anche compatibile con le norme vigenti in materia di organizzazione scolastica».

«Chiedo scusa umilmente alla città per questa vicenda - ha concluso il primo cittadino -. Spero che si definisca al più presto tutto sul piano giudiziario, perché comunque parliamo di un appalto quadriennale, e quindi almeno per i prossimi quattro anni poi non ci dovrebbero essere più problemi».