Mercato di Japigia, cantiere bloccato dall'Enel. Galasso: «Recupereremo il tempo perso»
Durante gli scavi trovata una linea di media tensione non segnalata dalle mappe ma funzionante, lavori fermi per spostarla
mercoledì 10 aprile 2019
19.04
Il cantiere del nuovo mercato di Japigia a Bari è rimasto fermo per quattro settimane a causa di un inconveniente, se così può essere chiamato. I cittadini lamentavano il blocco dei lavori, senza capire cosa stesse accadendo, e tra i mercatali stava già circolando la voce che la struttura non sarebbe più stata costruita, e invece questa mattina sono ripresi a gran ritmo i lavori, nonostante la pioggia.
A creare il blocco la presenza di una linea di media tensione Enel da 20 mila Volt, oltre ad altre interferenze con altri sottoservizi tra cui acquedotto pugliese. In queste settimane si è lavorato, di concerto con Enel, per spostare la linea che seppure vecchia era funzionante e purtroppo non presente in alcuna mappa.
«Il cantiere è stato fermo fino a due giorni fa - spiega l'assessore Giuseppe Galasso - e questa mattina siamo stati in sopralluogo insieme all'assessore Palone. Ieri hanno ripreso con il tracciamento nonostante il terreno fosse ancora bagnato per la pioggia e oggi hanno ripreso le lavorazioni. Abbiamo risolto tutti i problemi che c'erano con le interferenze con alcuni sottoservizi, in testa a tutti una linea di media tensione di Enel da 20 mila Volt che è stata spostata, oltre ad esserci interferenze con acquedotto pugliese e altri, ma tutti sono stati spostati».
«Da adesso si procede no stop - continua l'assessore - in quanto non immaginiamo altre problematiche che possano sorgere. Già stamattina c'erano un escavatore, tre camion e le maestranze che stanno facendo gli scavi, completeranno quindi gli scavi per le fondazioni, realizzeranno quindi un cunicolo che correrà tutto intorno al mercato e sarà utilizzato per gli alloggiamenti degli impianti. Poi procederanno con l'esecuzione delle fondazioni, alcune delle quali sono del tipo a pozzo in cemento armato. Subito dopo ci sarà il montaggio della struttura, attualmente in produzione, che è mista acciaio/legno: le travi di copertura sono il legno, invece i pilastri sono in acciaio».
«Abbiamo fatto anche un giro nel mercato - aggiunge - tra i mercatali spiegando che quanto accaduto è stato una naturale interruzione temporanea legata a sopravvenienze. Nessuno si aspettava che, in un'area privata che è stata espropriata, camminasse una linea di media tensione che va alla centrale Enel, che si trova su via Caldarola, accanto alla ex Fibronit. Una linea vecchia, ma funzionante e che non era presente sulle mappe. Nonostante avessimo interpellato tutti gli enti proprietari dei sottoservizi nessuno aveva dato indicazioni della presenza di questa linea. Non potevamo ovviamente tranciarla, abbiamo dovuto organizzare con Enel lo spostamento che è stato fatto durante questa interruzione del cantiere di 4 settimane. Siamo comunque ancora nelle condizioni di recuperare il tempo perso e prevediamo di inaugurare il mercato a inizio del nuovo anno».
A creare il blocco la presenza di una linea di media tensione Enel da 20 mila Volt, oltre ad altre interferenze con altri sottoservizi tra cui acquedotto pugliese. In queste settimane si è lavorato, di concerto con Enel, per spostare la linea che seppure vecchia era funzionante e purtroppo non presente in alcuna mappa.
«Il cantiere è stato fermo fino a due giorni fa - spiega l'assessore Giuseppe Galasso - e questa mattina siamo stati in sopralluogo insieme all'assessore Palone. Ieri hanno ripreso con il tracciamento nonostante il terreno fosse ancora bagnato per la pioggia e oggi hanno ripreso le lavorazioni. Abbiamo risolto tutti i problemi che c'erano con le interferenze con alcuni sottoservizi, in testa a tutti una linea di media tensione di Enel da 20 mila Volt che è stata spostata, oltre ad esserci interferenze con acquedotto pugliese e altri, ma tutti sono stati spostati».
«Da adesso si procede no stop - continua l'assessore - in quanto non immaginiamo altre problematiche che possano sorgere. Già stamattina c'erano un escavatore, tre camion e le maestranze che stanno facendo gli scavi, completeranno quindi gli scavi per le fondazioni, realizzeranno quindi un cunicolo che correrà tutto intorno al mercato e sarà utilizzato per gli alloggiamenti degli impianti. Poi procederanno con l'esecuzione delle fondazioni, alcune delle quali sono del tipo a pozzo in cemento armato. Subito dopo ci sarà il montaggio della struttura, attualmente in produzione, che è mista acciaio/legno: le travi di copertura sono il legno, invece i pilastri sono in acciaio».
«Abbiamo fatto anche un giro nel mercato - aggiunge - tra i mercatali spiegando che quanto accaduto è stato una naturale interruzione temporanea legata a sopravvenienze. Nessuno si aspettava che, in un'area privata che è stata espropriata, camminasse una linea di media tensione che va alla centrale Enel, che si trova su via Caldarola, accanto alla ex Fibronit. Una linea vecchia, ma funzionante e che non era presente sulle mappe. Nonostante avessimo interpellato tutti gli enti proprietari dei sottoservizi nessuno aveva dato indicazioni della presenza di questa linea. Non potevamo ovviamente tranciarla, abbiamo dovuto organizzare con Enel lo spostamento che è stato fatto durante questa interruzione del cantiere di 4 settimane. Siamo comunque ancora nelle condizioni di recuperare il tempo perso e prevediamo di inaugurare il mercato a inizio del nuovo anno».