Mercatone Uno, si apre uno spiraglio. Lacarra: «Proroga cassa integrazione»
La richiesta del deputato barese del Partito democratico grazie all'interessamento dell'associazione Nuova Giovinazzo
martedì 10 novembre 2020
9.42
Si apre un piccolo spiraglio per i lavoratori di Mercatone Uno, catena di negozi dedicati all'arredamento presente in provincia di Bari con gli store di Bari e Terlizzi. «Sono soddisfatto della risposta del Governo su Mercatone Uno, se riuscirà a mantenere le sue promesse tutelando in ogni modo i lavoratori ancora in cassa integrazione - ha detto Marco Lacarra, deputato barese del Partito democratico che ha presentato un'interrogazione al Governo in commissione Lavoro - attuando tutte le misure necessarie per prorogarla durante il periodo dell'emergenza Coronavirus. Mercatone Uno è una importante catena italiana della grande distribuzione nata nel 1978».
L'interessamento di Lacarra è stato mosso dall'intervento dell'associazione Nuova Giovinazzo: ««Sono 5 anni che i lavoratori del Mercatone Uno - si legge su un post dell'associazione giovinazzese - non sanno nulla del loro futuro. Tra casse integrazioni straordinarie e riduzioni di ore richieste delle nuove proprietà che si sono susseguite, non è stato evitato il fallimento e ora quei lavoratori che sopravvivevano grazie alla cassa integrazione, nell'attesa di essere ricollocati, rischiano di non avere più nulla. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo».
«Da un anno e mezzo 1.842 ex dipendenti sono senza un'occupazione e il 23 novembre vedranno scadere la cassa integrazione straordinaria. «Questa delicata questione è stata oggetto di una mia interrogazione parlamentare - dice ancora Lacarra. Una risposta fortunatamente confortante per tutti i lavoratori dell'ex Mercatone Uno. Infatti il 16 novembre verrà esaminata la domanda per un ulteriore periodo di 12 mesi di cassa integrazione per 1.377 dipendenti».
In conclusione, Lacarra spiega che «Nei prossimi 12 mesi, inoltre, il Ministero ha ribadito il suo impegno a portare a termine interventi di reindustrializzazione e riconversione degli stabilimenti e la realizzazione di politiche di reinserimento lavorativo per gli ex dipendenti. La proroga della cassa integrazione non sazierà la necessità di queste persone di tornare a lavorare, ma in questo momento - conclude - è la risposta indispensabile al bisogno di sostenere economicamente tutte le loro famiglie».
L'interessamento di Lacarra è stato mosso dall'intervento dell'associazione Nuova Giovinazzo: ««Sono 5 anni che i lavoratori del Mercatone Uno - si legge su un post dell'associazione giovinazzese - non sanno nulla del loro futuro. Tra casse integrazioni straordinarie e riduzioni di ore richieste delle nuove proprietà che si sono susseguite, non è stato evitato il fallimento e ora quei lavoratori che sopravvivevano grazie alla cassa integrazione, nell'attesa di essere ricollocati, rischiano di non avere più nulla. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo».
«Da un anno e mezzo 1.842 ex dipendenti sono senza un'occupazione e il 23 novembre vedranno scadere la cassa integrazione straordinaria. «Questa delicata questione è stata oggetto di una mia interrogazione parlamentare - dice ancora Lacarra. Una risposta fortunatamente confortante per tutti i lavoratori dell'ex Mercatone Uno. Infatti il 16 novembre verrà esaminata la domanda per un ulteriore periodo di 12 mesi di cassa integrazione per 1.377 dipendenti».
In conclusione, Lacarra spiega che «Nei prossimi 12 mesi, inoltre, il Ministero ha ribadito il suo impegno a portare a termine interventi di reindustrializzazione e riconversione degli stabilimenti e la realizzazione di politiche di reinserimento lavorativo per gli ex dipendenti. La proroga della cassa integrazione non sazierà la necessità di queste persone di tornare a lavorare, ma in questo momento - conclude - è la risposta indispensabile al bisogno di sostenere economicamente tutte le loro famiglie».