Minacce e intimidazioni, Cellamare dice no alla criminalità
Appuntamento martedì 14 gennaio con la manifestazione contro gli ultimi episodi mafiosi in paese
sabato 11 gennaio 2020
0.41
Lettere minatorie all'indirizzo del sindaco prima, veri e propri attentati dinamitardi per distruggere un bene pubblico come gli spogliatoi del nuovo campetto da calcio poi. Cellamare, piccolo comune in provincia di Bari, negli ultimi tempi sta assistendo a una preoccupante escalation di atti criminali. La città è pronta a ribellarsi e a dire no all'illegalità: martedì 14 gennaio, infatti, è in programma una manifestazione cittadina per respingere le intimidazioni mafiose, con partenza alle 18:30 da piazza Don Bosco, nei pressi del luogo dove si è verificato l'ultimo episodio criminale.
«Martedì 14 gennaio, insieme alla cittadinanza ed a tanti sindaci, amministratori locali e rappresentanti delle istituzioni, per dire no alla criminalità e sì alla legalità», dice Gianluca Vurchio, sindaco di Cellamare.
Il primo cittadino aggiunge che «Cellamare non si piega e non si piegherà mai di fronte agli atti criminosi ed alla criminalità organizzata. La nostra comunità sarà forte e saprà reagire a quanto avvenuto negli ultimi tempi. Io sono pronto a mettercela tutta, ma non lasciatemi solo in questa sfida. Ho bisogno dell'aiuto di tutti, nessuno escluso. Dobbiamo disinnescare la miccia della rassegnazione e riprenderci i nostri valori, quelli di una comunità sana, coesa e rispettosa della legalità. Facciamolo assieme, tutti. Diamo il segnale che Cellamare c'è».
«Martedì 14 gennaio, insieme alla cittadinanza ed a tanti sindaci, amministratori locali e rappresentanti delle istituzioni, per dire no alla criminalità e sì alla legalità», dice Gianluca Vurchio, sindaco di Cellamare.
Il primo cittadino aggiunge che «Cellamare non si piega e non si piegherà mai di fronte agli atti criminosi ed alla criminalità organizzata. La nostra comunità sarà forte e saprà reagire a quanto avvenuto negli ultimi tempi. Io sono pronto a mettercela tutta, ma non lasciatemi solo in questa sfida. Ho bisogno dell'aiuto di tutti, nessuno escluso. Dobbiamo disinnescare la miccia della rassegnazione e riprenderci i nostri valori, quelli di una comunità sana, coesa e rispettosa della legalità. Facciamolo assieme, tutti. Diamo il segnale che Cellamare c'è».