Minacciano un uomo per costringerlo a prelevare denaro dal bancomat, due arresti
Il fatto in piazza Umberto. La vittima, un pregiudicato 22enne di origini ucraine, avrebbe dovuto saldare un presunto debito
lunedì 26 agosto 2019
12.46
Lo minacciano per costringerlo a prelevare dal bancomat del denaro che poi gli avrebbe dovuto consegnare. Sabato pomeriggio, nei pressi di piazza Umberto, due equipaggi della squadra volante della Questura di Bari sono intervenuti a seguito di una segnalazione, giunta al 113, relativa a due persone che stavano costringendo un uomo a ritirare del denaro presso uno sportello bancomat. Giunti sul posto, i poliziotti hanno immediatamente rintracciato e bloccato i due malviventi, entrambi baresi, un incensurato di 33 anni ed un pregiudicato di 42 anni.
La vittima, un pregiudicato 22enne nato in Ucraina e residente a Bari, che conosceva i suoi aggressori, ha riferito che questi lo avevano obbligato a prelevare del denaro dallo sportello bancomat, per poi consegnarlo a loro, con il pretesto di saldare un debito insoluto, a suo dire inesistente. I due sono stati tratti in arresto e sottoposti alla misura degli arresti domiciliari per il reato di tentata estorsione aggravata, in concorso. Il 33enne è stato trovato in possesso di un coltello ed è anche accusato di porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere.
Una terza persona, che ha rivestito un ruolo marginale nella vicenda, è stata denunciata in stato di libertà.
La vittima, un pregiudicato 22enne nato in Ucraina e residente a Bari, che conosceva i suoi aggressori, ha riferito che questi lo avevano obbligato a prelevare del denaro dallo sportello bancomat, per poi consegnarlo a loro, con il pretesto di saldare un debito insoluto, a suo dire inesistente. I due sono stati tratti in arresto e sottoposti alla misura degli arresti domiciliari per il reato di tentata estorsione aggravata, in concorso. Il 33enne è stato trovato in possesso di un coltello ed è anche accusato di porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere.
Una terza persona, che ha rivestito un ruolo marginale nella vicenda, è stata denunciata in stato di libertà.