Minorenne ferito a colpi di pistola al San Paolo, due arresti dei Carabinieri
I fatti risalgono al 1 agosto 2022 in piazzetta Europa: in carcere un 23enne e un 28enne inseriti all’interno del clan Strisciuglio
mercoledì 3 luglio 2024
11.55
Sono finiti in manette i due responsabili dell'agguato ad un 17enne. I Carabinieri hanno eseguito un'ordinanza cautelare del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Antonella Cafagna, a carico dei due, il 22enne Gennaro Sardella e il 28enne Gennaro Valletta, ritenendoli i presunti autori della gambizzazione.
I due indagati sono accusati di lesioni personali aggravate in concorso, porto illegale di armi ed esplosioni pericolose, con l'aggravante del metodo mafioso. Un episodio, avvenuto il 1 agosto 2022, all'01.20, quando i due, a volto scoperto e a bordo di uno scooter condotto da un 22enne, «sorprendevano in piazza Europa» il 17enne e «ritenendolo meritevole di una punizione esemplare per la sua vicinanza ai fratelli Vavalle», lo ferirono con un unico colpo di pistola all'arto sinistro.
Una «condotta posta in essere in una zona frequentata da ragazzi, in orario serale, in estate», creando così un «grave pericolo per la pubblica incolumità». Dopo la sparatoria, il giovane - nella sua disponibilità fu recuperata la pistola utilizzata nel pestaggio a Domenico Franco - fu poi trasportato dalla madre all'ospedale San Paolo: riportò una ferita all'anca ed alla coscia sinistra con complicazioni dovute all'esplosione di un colpo d'arma da fuoco, con una prognosi di 24 giorni.
A facilitare l'attività investigativa, coordinata dal pubblico ministero antimafia Marco D'Agostino, l'analisi dello smartphone del 17enne, le intercettazioni captate dagli investigatori ed i fotogrammi dei sistemi di videosorveglianza. «Quello a me nemmeno mi aveva visto - il racconto del minore -. Fra, qualcuno l'ha avvisato. Poi si è girato e ha detto lo vedi. Io come l'ho guardato, ha detto: "Tu infame e cornuto ti ho trovato!" E mi ha sparato, capì, e me ne sono andato». E non è tutto.
Le indagini dei militari della Compagnia di Bari San Paolo, ai comandi del maggiore Giuseppe Verde, hanno portato gli inquirenti a ricondurre l'agguato ai conflitti registrati, nell'estate del 2022, tra il clan Strisciuglio ed i membri della famiglia Vavalle, «storicamente autonoma rispetto alla consorteria dominante nel rione». E in risposta a quel ferimento, il 22 agosto i fratelli Giuseppe e Francesco Vavalle tesero un agguato nei confronti di Franco, «figura di spicco del clan Strisciuglio».
Per la gip «la tipologia di reati» contestati ai due indagati, entrambi difesi dall'avvocato Donato Colucci, «opera le presunzioni relative di pericolosità sociale, sia in termini di sussistenza di esigenze legate al pericolo di recidivazione, sia in termini di adeguatezza della misura in carcere». Domani inizieranno gli interrogatori.
I due indagati sono accusati di lesioni personali aggravate in concorso, porto illegale di armi ed esplosioni pericolose, con l'aggravante del metodo mafioso. Un episodio, avvenuto il 1 agosto 2022, all'01.20, quando i due, a volto scoperto e a bordo di uno scooter condotto da un 22enne, «sorprendevano in piazza Europa» il 17enne e «ritenendolo meritevole di una punizione esemplare per la sua vicinanza ai fratelli Vavalle», lo ferirono con un unico colpo di pistola all'arto sinistro.
Una «condotta posta in essere in una zona frequentata da ragazzi, in orario serale, in estate», creando così un «grave pericolo per la pubblica incolumità». Dopo la sparatoria, il giovane - nella sua disponibilità fu recuperata la pistola utilizzata nel pestaggio a Domenico Franco - fu poi trasportato dalla madre all'ospedale San Paolo: riportò una ferita all'anca ed alla coscia sinistra con complicazioni dovute all'esplosione di un colpo d'arma da fuoco, con una prognosi di 24 giorni.
A facilitare l'attività investigativa, coordinata dal pubblico ministero antimafia Marco D'Agostino, l'analisi dello smartphone del 17enne, le intercettazioni captate dagli investigatori ed i fotogrammi dei sistemi di videosorveglianza. «Quello a me nemmeno mi aveva visto - il racconto del minore -. Fra, qualcuno l'ha avvisato. Poi si è girato e ha detto lo vedi. Io come l'ho guardato, ha detto: "Tu infame e cornuto ti ho trovato!" E mi ha sparato, capì, e me ne sono andato». E non è tutto.
Le indagini dei militari della Compagnia di Bari San Paolo, ai comandi del maggiore Giuseppe Verde, hanno portato gli inquirenti a ricondurre l'agguato ai conflitti registrati, nell'estate del 2022, tra il clan Strisciuglio ed i membri della famiglia Vavalle, «storicamente autonoma rispetto alla consorteria dominante nel rione». E in risposta a quel ferimento, il 22 agosto i fratelli Giuseppe e Francesco Vavalle tesero un agguato nei confronti di Franco, «figura di spicco del clan Strisciuglio».
Per la gip «la tipologia di reati» contestati ai due indagati, entrambi difesi dall'avvocato Donato Colucci, «opera le presunzioni relative di pericolosità sociale, sia in termini di sussistenza di esigenze legate al pericolo di recidivazione, sia in termini di adeguatezza della misura in carcere». Domani inizieranno gli interrogatori.