Molteplici furti di batterie, Pikyrent sospende lo scooter sharing
A comunicare la decisione è l'azienda, nell'ultima settimana una media di due atti vandalici al giorno
giovedì 10 ottobre 2024
16.11
Quando a Bari arrivarono i vari servizi di sharing mobility, dai monopattini alle bici fino alle auto e agli scooter, la prima reazione di molti cittadini era stata: «Chissà quanto dureranno?». Domanda riferita all'inciviltà che purtroppo la città conosce molto bene.
Sono stati diversi gli episodi che hanno visto ignoti buttare monopattini in mare o lasciare un'auto nel mezzo di un giardino pubblico. Ma finora tutti i servizi erano comunque andati avanti, facendo ben sperare.
Ora, come un fulmine a ciel sereno, arriva la comunicazione da parte di Pikyrent, della necessità di sospendere temporaneamente il servizio di scooter sharing a causa di «una serie di furti di batterie e atti vandalici subiti nell'ultima settimana».
«Questa triste decisione per noi è una sconfitta, ma si rende necessaria per consentirci di valutare come intervenire in maniera efficace sia sui mezzi che attraverso iniziative di sensibilizzazione con il Comune - ha dichiarato Antonella Comes, CEO di Pikyrent -. Il nostro obiettivo è cercare di ripristinare il servizio il prima possibile, ma al momento è fondamentale garantire la sicurezza dei veicoli e lavorare con le autorità locali per contrastare questo fenomeno».
Sono stati diversi gli episodi che hanno visto ignoti buttare monopattini in mare o lasciare un'auto nel mezzo di un giardino pubblico. Ma finora tutti i servizi erano comunque andati avanti, facendo ben sperare.
Ora, come un fulmine a ciel sereno, arriva la comunicazione da parte di Pikyrent, della necessità di sospendere temporaneamente il servizio di scooter sharing a causa di «una serie di furti di batterie e atti vandalici subiti nell'ultima settimana».
«Questa triste decisione per noi è una sconfitta, ma si rende necessaria per consentirci di valutare come intervenire in maniera efficace sia sui mezzi che attraverso iniziative di sensibilizzazione con il Comune - ha dichiarato Antonella Comes, CEO di Pikyrent -. Il nostro obiettivo è cercare di ripristinare il servizio il prima possibile, ma al momento è fondamentale garantire la sicurezza dei veicoli e lavorare con le autorità locali per contrastare questo fenomeno».
Nello specifico, fanno sapere dall'azienda, sono state prese di mira le batterie dei ciclomotori in diverse zone della città, con cavi divelti e componenti danneggiate, rendendo impossibile l'utilizzo dei mezzi. Episodi assolutamente da condannare e registrati comunque dal sistema di allarme installato sui veicoli, il quale ha rilevato tempestivamente gli atti vandalici, facendolo arrivare diverse segnalazioni da parte delle forze dell'ordine, che hanno ritrovato alcuni mezzi danneggiati.
Ora è il momento delle denunce, che Pikyrent depositerà nei prossimi giorni alle autorità competenti. Resta l'amaro in bocca per una città che ancora non riesce a fare il salto di qualità, e diventare davvero quella città europea di cui in troppi si riempiono la bocca.
I dati comunicati da Pikyrent sono impietosi. Si parla di un episodio di vandalismo in media ogni 2-3 giorni, con l'ultima settimana in cui addirittura si è arrivati a due casi al giorno.
Ora è il momento delle denunce, che Pikyrent depositerà nei prossimi giorni alle autorità competenti. Resta l'amaro in bocca per una città che ancora non riesce a fare il salto di qualità, e diventare davvero quella città europea di cui in troppi si riempiono la bocca.
I dati comunicati da Pikyrent sono impietosi. Si parla di un episodio di vandalismo in media ogni 2-3 giorni, con l'ultima settimana in cui addirittura si è arrivati a due casi al giorno.
«Questa interruzione del servizio - sottolinea dall'azienda - colpisce circa i 3.000 utenti che utilizzano normalmente il servizio di scooter sharing di Pikyrent, il 20% dei quali utilizza il servizio più di una volta alla settimana. Secondo un sondaggio interno, oltre il 50% degli utenti ha dichiarato che la sospensione dello scooter sharing avrebbe un impatto significativo sulla loro mobilità».
«La nostra mission rimane quella di promuovere un servizio di pubblica utilità che rappresenti un'alternativa sostenibile e accessibile per la mobilità urbana - conclude Comes -. Nonostante gli ostacoli siano sempre più numerosi e i costi per garantire un servizio affidabile e capillare siano sempre meno sostenibili vogliamo continuare a crescere, migliorando il servizio e portarlo in nuove città, per contribuire a un cambiamento reale e duraturo nella qualità della vita nei nostri centri urbani. Per farlo è però necessario che tutti gli attori in causa si responsabilizzino e agiscano attivamente affinché atti vandalici e furti vengano limitati e prevenuti a vantaggio dei cittadini e di una mobilità condivisa realmente green».