Monopoli, quella barriera di coralli a due chilometri dalla costa contribuirà a creare un Parco marino?
La cittadina barese potrebbe adottare la stessa strada di Porto Cesareo per diventare le Sharm el Sheik d'Italia
sabato 9 marzo 2019
14.00
Sarebbe rimasto in un cassetto per almeno un anno, e già questa sarebbe la notizia, sino a quando, non si sa per quale congiunzione astrale, il filmato sugli ormai famosi coralli di Monopoli è saltato fuori e ha dato avvio ad un nuovo studio dell'Università d Bari con Roma Tor Vergata finito poi il 5 marzo, sulla rivista Scientific report, ripresa poi da tutta la stampa locale e non. I coralli scoperti al largo di Monopoli a circa 2,5 chilometri dalla costa, a una profondità media,tra i 40 e i 55 metri, dai ricercatori del dipartimento di Biologia dell'Università di Bari, guidati dal direttore Giuseppe Corriero, sono una bella novità per la zona. Certo non sono gli unici pugliesi dato che in Salento, nell'Area Marina Protetta di Porto Cesareo banchi di Coralligeno di Cladocora caespitosa si trovano già a partire dai 15 metri di profondità, formando panettoni di roccia, anche qui una unica grande madrepora coloniale assimilabile a quelle che formano le splendide barriere coralline nei mari tropicali. La novità è che anche in una zona più battuta e più maltrattata come quella di Monopoli la natura sia riuscita a creare una cosa del genere.
Savolta però si parla di 40 e 55 metri di profondità e di un fronte lungo che potrebbe estendersi anche ben oltre Monopoli, sino ad Otranto.
Rispetto alle Maldive o all'Egitto, dove i processi di simbiosi tra le madrepore sono facilitati dalla luce, qui a Monopoli tutto avviene in penombra a causa della profondità. I colori sono quindi più soft dall'arancione al rosso, fino al viola.
Ora però fatta la scoperta, che si fa? Che iter seguirà la politica per difendere questo patrimonio? Monopoli a differenza di Porto Cesareo ha una marineria molto sviluppata e un porto attivo e vitale. Gli stessi ricercatori avrebbero quindi già allertato informalmente l'Ufficio parchi e tutela della biodiversità della Regione. Il rischio è che avvenga come in Salento dove spesso il 'Corallium Rubrum', specie rossa che vive a profondità elevate, a non meno di 50 metri, e solo in piccoli banchi, venga depredata dai pescatori subacquei di frodo. Ma il parco piacerebbe ai monopolitani? E le restrizioni per la pesca verrebbero accettate? E il turismo?
Savolta però si parla di 40 e 55 metri di profondità e di un fronte lungo che potrebbe estendersi anche ben oltre Monopoli, sino ad Otranto.
Rispetto alle Maldive o all'Egitto, dove i processi di simbiosi tra le madrepore sono facilitati dalla luce, qui a Monopoli tutto avviene in penombra a causa della profondità. I colori sono quindi più soft dall'arancione al rosso, fino al viola.
Ora però fatta la scoperta, che si fa? Che iter seguirà la politica per difendere questo patrimonio? Monopoli a differenza di Porto Cesareo ha una marineria molto sviluppata e un porto attivo e vitale. Gli stessi ricercatori avrebbero quindi già allertato informalmente l'Ufficio parchi e tutela della biodiversità della Regione. Il rischio è che avvenga come in Salento dove spesso il 'Corallium Rubrum', specie rossa che vive a profondità elevate, a non meno di 50 metri, e solo in piccoli banchi, venga depredata dai pescatori subacquei di frodo. Ma il parco piacerebbe ai monopolitani? E le restrizioni per la pesca verrebbero accettate? E il turismo?