Morì di stenti a 32 anni, sotto accusa i genitori e il fratello
La procura ha chiuso le indagini sul decesso di Paola Manchisi, seconda il pm nessuno intervenne
lunedì 14 ottobre 2019
18.43
Paola Manchisi morì di stenti nel gennaio 2018 a Polignano a Mare dopo essere arrivata a pesare 38 chili. La Procura di Bari ha ora chiuso le indagini ritenendo i genitori e il fratello colpevoli di non essere intervenuti e di non aver provveduto ad allertare chi di competenza, essendo la giovane incapace di provvedere a sè stessa.
Il pm Bruna Manganelli ritiene che i tre, nonostante avessero il dovere di provvedere a Paola, non lo fecero e che abbiano «abbandonato la giovane, incapace di provvedere a se stessa» a causa di una serie di patologie aggravate dalla malnutrizione, oltre ad aver: «consentito che vivesse in pessime condizioni igieniche», lasciando «che la stessa non si alimentasse, tanto da pensare 38 kg e, con tali condotte omissive, ne cagionavano la morte».
Il pm Bruna Manganelli ritiene che i tre, nonostante avessero il dovere di provvedere a Paola, non lo fecero e che abbiano «abbandonato la giovane, incapace di provvedere a se stessa» a causa di una serie di patologie aggravate dalla malnutrizione, oltre ad aver: «consentito che vivesse in pessime condizioni igieniche», lasciando «che la stessa non si alimentasse, tanto da pensare 38 kg e, con tali condotte omissive, ne cagionavano la morte».