Morì sul cantiere, i Rubino condannati a pagare 600 mila euro alla famiglia
La condanna ai due costruttori per mancanza di sicurezza sul sito di lavoro, l'accaduto a Gravina nel 2013
sabato 1 giugno 2019
15.01
Sono stati condannati a versare 200 mila euro a testa per moglie e due figli e a 4 e 2 anni di reclusione, i costruttori Michele e Giuseppe Rubino dell'omonima ditta per mancanza di sicurezza sul cantiere. Il processo in primo grado riguarda la morte di un operaio di 56 anni precipitato nell'estate del 2013 da un'altezza di 10 metri mentre lavorava sul tetto di un capannone di Gravina per conto della Rubino Costruzioni Edili di Bari.
Il Giudice del Tribunale di Bari ha accolto le richieste del Pubblico Ministero, sul risarcimento e ha condannato i due Rubino a 4 e 2 anni di reclusione. Condannato anche il capocantiere a 2 anni e 6 mesi di reclusione. Ai tre è stato imposto il pagamento delle spese processuali e l'interdizione per 6 mesi dall'esercizio dell'attività.
Il Giudice del Tribunale di Bari ha accolto le richieste del Pubblico Ministero, sul risarcimento e ha condannato i due Rubino a 4 e 2 anni di reclusione. Condannato anche il capocantiere a 2 anni e 6 mesi di reclusione. Ai tre è stato imposto il pagamento delle spese processuali e l'interdizione per 6 mesi dall'esercizio dell'attività.