Muore sul lavoro a 23 anni, Cgil Bari: «Basta con queste tragedie»
L'incidente nella zona artigianale di Bitonto, il giovane si è ribaltato con il muletto
venerdì 17 luglio 2020
15.41
«Uscire di casa per andare a lavoro e non farci più ritorno. Non si può morire così».
Inizia così il commento di Gigia Bucci, segretario generale Cgil Bari, alla tremenda notizia che ha scosso la provincia di Bari nel primo pomeriggio di oggi, la morte di un 23enne sul lavoro a Bitonto.
«L'ennesima tragedia sul lavoro vede una giovane vita spezzata - prosegue Bucci - quella di un ragazzo di soli 23 anni, operaio in un'azienda della zona artigianale di Bitonto, alle porte di Bari, che ha perso il controllo del muletto, ribaltandosi e morendo. Basta con queste tragedie sul lavoro! Esprimiamo il nostro cordoglio alla famiglia alla quale assicuriamo che il nostro sdegno non durerà solo il tempo dettato da queste circostanze. Saremo ora più che mai in campo per fermare eventi drammatici come questi che sembrano non interessare più la società civile se non nella misura in cui si registra passivamente la cronaca delle cosiddette "morti bianche"».
«In un momento come questo di emergenza sanitaria oltre che economica, la sicurezza fuori e dentro i luoghi di lavoro deve essere una priorità per tutti - conclude - La nostra battaglia è e continuerà ad essere quella di garantire tutela dei diritti quale appunto il diritto ad un lavoro sicuro».
Inizia così il commento di Gigia Bucci, segretario generale Cgil Bari, alla tremenda notizia che ha scosso la provincia di Bari nel primo pomeriggio di oggi, la morte di un 23enne sul lavoro a Bitonto.
«L'ennesima tragedia sul lavoro vede una giovane vita spezzata - prosegue Bucci - quella di un ragazzo di soli 23 anni, operaio in un'azienda della zona artigianale di Bitonto, alle porte di Bari, che ha perso il controllo del muletto, ribaltandosi e morendo. Basta con queste tragedie sul lavoro! Esprimiamo il nostro cordoglio alla famiglia alla quale assicuriamo che il nostro sdegno non durerà solo il tempo dettato da queste circostanze. Saremo ora più che mai in campo per fermare eventi drammatici come questi che sembrano non interessare più la società civile se non nella misura in cui si registra passivamente la cronaca delle cosiddette "morti bianche"».
«In un momento come questo di emergenza sanitaria oltre che economica, la sicurezza fuori e dentro i luoghi di lavoro deve essere una priorità per tutti - conclude - La nostra battaglia è e continuerà ad essere quella di garantire tutela dei diritti quale appunto il diritto ad un lavoro sicuro».