Muvt, a Bari rimborso chilometrico anche per fuorisede e per chi ha già una bici
Estesa la sperimentazione, online sul sito del comune il bando per poter partecipare. Obiettivo aumentare l'utilizzo delle due ruote
venerdì 7 febbraio 2020
15.54
La sperimentazione del progetto Muvt e del Pin bike verrà estesa anche a chi non ha acquistato una nuova bicicletta con il contributo comunale e, per la prima volta, agli studenti non residenti a Bari ma che dimostrano di frequentare regolarmente un corso di laurea presso un'università barese.
Il progetto Muvt si propone di fornire a cittadini, studenti o lavoratori uno stimolo al cambiamento in favore di stili di vita più salutari, oltre che aumentare gli spostamenti sostenibili casa-scuola e casa-lavoro e contrastare l'effetto negativo dei veicoli con motore a combustione sulla qualità dell'aria. La sperimentazione del Pin Bike prevede la possibilità di installare un dispositivo tecnologico sulla propria bicicletta per conteggiare i chilometri percorsi sulle due ruote sia negli spostamenti liberi sul territorio urbano sia nel tragitto casa-lavoro e viceversa, per cui si prevede un rimborso economico erogato dal Comune di Bari.
Il sistema a rimborso chilometrico ha una durata di 4 mesi e prevede due differenti categorie: tragitto libero all'interno del confine urbano (€ 0,04 per km per le biciclette tradizionali, € 0,02 per le biciclette a pedalata assistita) e tragitti casa-lavoro (€ 0,20 per km per le biciclette tradizionali, € 0,10 per le biciclette a pedalata assistita). Per ogni utente il rimborso chilometrico non potrà in ogni caso superare l'importo di € 1 al giorno, da calcolare a far data dall'accettazione della domanda e fino al 31.05.2020. Il tetto complessivo per ogni utente per l'intero periodo di sperimentazione non potrà in ogni caso superare l'importo di € 100.
L'amministrazione inoltre attiverà un sistema di incentivi basati su premi e classifiche comunali per coloro che, dopo aver presentato apposita richiesta, siano stati ammessi al programma di monitoraggio sperimentale che prevede la distinzione di due circuiti: uno per le biciclette tradizionali e uno per quelle elettriche e a pedalata assistita. Per le biciclette tradizionali ogni mese verrà riconosciuto un extra-bonus di € 50 ai primi 10 beneficiari che avranno percorso più km in bicicletta, mentre per quanto riguarda le biciclette a pedalata assistita, i primi 5 beneficiari che avranno percorso più km sulle due ruote riceveranno un extra-bonus di € 100.
Ad oggi il programma Muvt ha coinvolto 932 cittadini baresi, per un totale di 169.718,7 km urbani e 151.060 km casa-lavoro e viceversa percorsi, equivalenti a 24 tonnellate di Co2 risparmiato: i relativi contributi erogati ammontano a un totale di € 10.635, di cui € 9.239 riconosciuti a cittadini che hanno documentato percorsi casa-lavoro e € 1.396 rimborsati a quanti hanno partecipato alla sperimentazione tracciando tragitti liberi.
«Stiamo estendendo la possibilità di partecipare a questa sperimentazione anche agli studenti fuorisede perché sono nei fatti cittadini baresi, che vivono e attraversano la nostra città quotidianamente – spiega il sindaco Antonio Decaro -. Vogliamo cosi disincentivare l'eventuale utilizzo dell'automobile per gli spostamenti anche tra differenti sedi universitarie e contribuire a sostenere la mobilità dei ragazzi in città. Ad oggi questo programma, partito come una sperimentazione, ha messo in circolazione in città oltre 3000 biciclette sottraendo all'atmosfera 24 tonnellate di Co2 e contribuendo al contempo alla salute di tutti quei cittadini che hanno scelto di percorrere il tragitto casa-lavoro in sella ad un mezzo sostenibile, che ci permette di conoscere meglio la città e guadagnare qualcosina anziché spendere soldi per il rifornimento di gasolio».
Il bando per poter partecipare è disponibile sul sito del Comune di Bari.
Il progetto Muvt si propone di fornire a cittadini, studenti o lavoratori uno stimolo al cambiamento in favore di stili di vita più salutari, oltre che aumentare gli spostamenti sostenibili casa-scuola e casa-lavoro e contrastare l'effetto negativo dei veicoli con motore a combustione sulla qualità dell'aria. La sperimentazione del Pin Bike prevede la possibilità di installare un dispositivo tecnologico sulla propria bicicletta per conteggiare i chilometri percorsi sulle due ruote sia negli spostamenti liberi sul territorio urbano sia nel tragitto casa-lavoro e viceversa, per cui si prevede un rimborso economico erogato dal Comune di Bari.
Il sistema a rimborso chilometrico ha una durata di 4 mesi e prevede due differenti categorie: tragitto libero all'interno del confine urbano (€ 0,04 per km per le biciclette tradizionali, € 0,02 per le biciclette a pedalata assistita) e tragitti casa-lavoro (€ 0,20 per km per le biciclette tradizionali, € 0,10 per le biciclette a pedalata assistita). Per ogni utente il rimborso chilometrico non potrà in ogni caso superare l'importo di € 1 al giorno, da calcolare a far data dall'accettazione della domanda e fino al 31.05.2020. Il tetto complessivo per ogni utente per l'intero periodo di sperimentazione non potrà in ogni caso superare l'importo di € 100.
L'amministrazione inoltre attiverà un sistema di incentivi basati su premi e classifiche comunali per coloro che, dopo aver presentato apposita richiesta, siano stati ammessi al programma di monitoraggio sperimentale che prevede la distinzione di due circuiti: uno per le biciclette tradizionali e uno per quelle elettriche e a pedalata assistita. Per le biciclette tradizionali ogni mese verrà riconosciuto un extra-bonus di € 50 ai primi 10 beneficiari che avranno percorso più km in bicicletta, mentre per quanto riguarda le biciclette a pedalata assistita, i primi 5 beneficiari che avranno percorso più km sulle due ruote riceveranno un extra-bonus di € 100.
Ad oggi il programma Muvt ha coinvolto 932 cittadini baresi, per un totale di 169.718,7 km urbani e 151.060 km casa-lavoro e viceversa percorsi, equivalenti a 24 tonnellate di Co2 risparmiato: i relativi contributi erogati ammontano a un totale di € 10.635, di cui € 9.239 riconosciuti a cittadini che hanno documentato percorsi casa-lavoro e € 1.396 rimborsati a quanti hanno partecipato alla sperimentazione tracciando tragitti liberi.
«Stiamo estendendo la possibilità di partecipare a questa sperimentazione anche agli studenti fuorisede perché sono nei fatti cittadini baresi, che vivono e attraversano la nostra città quotidianamente – spiega il sindaco Antonio Decaro -. Vogliamo cosi disincentivare l'eventuale utilizzo dell'automobile per gli spostamenti anche tra differenti sedi universitarie e contribuire a sostenere la mobilità dei ragazzi in città. Ad oggi questo programma, partito come una sperimentazione, ha messo in circolazione in città oltre 3000 biciclette sottraendo all'atmosfera 24 tonnellate di Co2 e contribuendo al contempo alla salute di tutti quei cittadini che hanno scelto di percorrere il tragitto casa-lavoro in sella ad un mezzo sostenibile, che ci permette di conoscere meglio la città e guadagnare qualcosina anziché spendere soldi per il rifornimento di gasolio».
Il bando per poter partecipare è disponibile sul sito del Comune di Bari.