Napoli, blitz in due capannoni. Sequestrati prodotti non conformi destinati a Bari
Sequestrati quasi 2 milioni di oggetti privi del contrassegno di sicurezza della CE
lunedì 9 luglio 2018
10.53
Contraffazione, alterazione o uso di marchi mendaci, di introduzione nello stato e commercio di prodotti con marchi falsi. Nei guai sono finiti due imprenditori di etnia cinese a Napoli dopo un maxi blitz dei finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bari – Direzione Distrettuale Antimafia, in due capannoni del capoluogo campano.
La perquisizione nei confronti dei due operatori è scattata in quanto responsabili dell'introduzione sul territorio nazionale di prodotti e materiali privi del prescritto certificato di conformità per la libera immissione in vendita ovvero recanti una marcatura "CE" palesemente contraffatta. La merce era destinata a soddisfare le richieste dei rivenditori sul territorio di Bari e provincia. Nello specifico, sono oltre 1 milione e 700 mila i prodotti rinvenuti e sottoposti a sequestro all'interno dei 2 depositi industriali del capoluogo campano – dai quali si rifornivano i rivenditori baresi - costituiti prevalentemente da materiale elettrico, cancelleria, giocattoli e strumenti per la didattica infantile. I due sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria.
Le operazioni, svolte con la collaborazione dei Reparti alla sede di Napoli, si inseriscono in un più ampio contesto investigativo e seguono temporalmente analoghi sequestri eseguiti a Bari che hanno consentito, dopo una laboriosa attività di intelligence sul territorio, di tracciare la filiera commerciale "a monte" e a "valle" della merce contraffatta posta in vendita presso numerosi negozi di Bari e di tutta Italia.
La perquisizione nei confronti dei due operatori è scattata in quanto responsabili dell'introduzione sul territorio nazionale di prodotti e materiali privi del prescritto certificato di conformità per la libera immissione in vendita ovvero recanti una marcatura "CE" palesemente contraffatta. La merce era destinata a soddisfare le richieste dei rivenditori sul territorio di Bari e provincia. Nello specifico, sono oltre 1 milione e 700 mila i prodotti rinvenuti e sottoposti a sequestro all'interno dei 2 depositi industriali del capoluogo campano – dai quali si rifornivano i rivenditori baresi - costituiti prevalentemente da materiale elettrico, cancelleria, giocattoli e strumenti per la didattica infantile. I due sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria.
Le operazioni, svolte con la collaborazione dei Reparti alla sede di Napoli, si inseriscono in un più ampio contesto investigativo e seguono temporalmente analoghi sequestri eseguiti a Bari che hanno consentito, dopo una laboriosa attività di intelligence sul territorio, di tracciare la filiera commerciale "a monte" e a "valle" della merce contraffatta posta in vendita presso numerosi negozi di Bari e di tutta Italia.