Navigazione illegale degli acquascooter, via alla sospensione delle patenti
L'iniziativa nata a contrasto della presenza di moto d’acqua nelle acque di balneazione
martedì 5 luglio 2022
12.19
La stagione balneare 2022, iniziata in data primo maggio, vede come ogni anno, le Capitanerie di porto impegnate nel contrasto al fenomeno della navigazione illegale degli acquascooter nelle aree riservate alla balneazione.
Sono, infatti, sempre più frequenti le segnalazioni al numero blu 1530 relative alla presenza di moto d'acqua nelle acque di balneazione con comportamenti da parte dei conducenti che mettono a rischio l'incolumità dei bagnanti.
La Capitaneria di porto di Bari, che disciplina localmente l'utilizzo degli acquascooter nell'Ordinanza n. 50/2017 del 16 maggio 2017, al fine di contrastare in maniera sempre più incisiva comportamenti che mettono a serio rischio oltre che l'incolumità dei bagnanti anche la sicurezza della navigazione, adotterà i provvedimenti necessari per inibire tale fenomeno sempre più in accrescimento, provvedendo anche alla sospensione delle patenti nautiche ai sensi dell'art. 40 del D.M 146/2008, Regolamento di attuazione dell'art. 65 del Codice della Nautica da diporto, mettendo al primo posto, come sempre, la salvaguardia della vita umana in mare.
Sono, infatti, sempre più frequenti le segnalazioni al numero blu 1530 relative alla presenza di moto d'acqua nelle acque di balneazione con comportamenti da parte dei conducenti che mettono a rischio l'incolumità dei bagnanti.
La Capitaneria di porto di Bari, che disciplina localmente l'utilizzo degli acquascooter nell'Ordinanza n. 50/2017 del 16 maggio 2017, al fine di contrastare in maniera sempre più incisiva comportamenti che mettono a serio rischio oltre che l'incolumità dei bagnanti anche la sicurezza della navigazione, adotterà i provvedimenti necessari per inibire tale fenomeno sempre più in accrescimento, provvedendo anche alla sospensione delle patenti nautiche ai sensi dell'art. 40 del D.M 146/2008, Regolamento di attuazione dell'art. 65 del Codice della Nautica da diporto, mettendo al primo posto, come sempre, la salvaguardia della vita umana in mare.