Nelle ville di Savinuccio e Di Cosola un asilo e una fattoria sociale, i progetti candidati al Pnrr

Gli immobili confiscati alle mafie, acquisiti al patrimonio comunale, si trovano nei quartieri di San Giorgio e Ceglie del Campo

martedì 22 febbraio 2022 16.12

Due immobili confiscati alle mafie, acquisiti al patrimonio comunale, presenti nei quartieri di San Giorgio e Ceglie del Campo presto potrebbero diventare un micronido e una fattoria sociale.

I due luoghi sono appartenuti a due figure di spicco della criminalità organizzata barese, Savinuccio Parisi e Antonio Di Cosola e si trovano in in strada detta della Marina 104 e in contrada Chiancone.

La prima è una villa in pessimo stato di conservazione su tre superfici, con un'area esterna che si estende su circa 600 metri quadri. Il progetto di valorizzazione, dell'importo complessivo di 1 milione e 500 mila euro, prevede la riconversione della villa in un micronido d'infanzia per bambini in età compresa tra i 3 e i 36 mesi, in un contesto attualmente privo di servizi per l'infanzia.

Il secondo immobile, invece, si trova nella periferia a ovest rispetto all'abitato di Ceglie del Campo, in contrada Chiancone, una zona caratterizzata dalla presenza di cave, oggi in stato di abbandono, delimitata a est dal Torrente Picone. Il progetto di valorizzazione, dell'importo complessivo di 3 milioni e 600 mila euro, prevede di destinare tanto i manufatti esistenti quanto i terreni ad esso adiacenti ad alloggi sociali per soggetti in condizione di marginalità, e ad attività a sostegno del loro inserimento lavorativo attraverso la realizzazione di un micro-birrificio artigianale con impianto di produzione, ateliers didattici e servizi al pubblico e terreni da coltivare ad orto.

Entrambi gli interventi rientrano nella strategia di riuso e riconversione dei beni confiscati alle mafie a usi sociali, che costituisce buona pratica a livello nazionale e che è stata condotta dalla ripartizione Patrimonio, in collaborazione con l'Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari, su presupposti di auto-sostenibilità e partecipazione.

I due progetti sono stati candidati al bando nazionale dell'Agenzia per la Coesione territoriale da finanziare a valere su risorse del PNRR.