Niente inaugurazione per il Waterfront a Bari, Melini: «Brutta opera incompiuta»
Il 23 gennaio sarebbe dovuta essere la data di fine lavori e di consegna dell'opera, ma il cantiere è ancora in alto mare
mercoledì 23 gennaio 2019
19.15
Oggi è il 23 gennaio 2019, la data che l'amministrazione comunale aveva comunicato come giorno della consegna del Waterfront di San Girolamo. Ma ad oggi i lavori non sono finiti, e il cantiere sembra anche essere fermo o comunque non procedere celermente. Lo stesso comitato di quartiere circa dieci giorni fa aveva espresso i suoi dubbi sulla possibilità che si potesse rispettare la data comunicata.
«Non vogliamo denigrare la buona volontà di nessuno - scrivevano in una nota - ma non siamo ciechi e basta farsi un giro sul tutto il lungomare per rendersi conto che con l'attuale stato dei luoghi, solo un miracolo sarebbe in grado di completare le opere e renderle operative in meno di 10 giorni lavorativi e con un numero forza lavoro che nelle belle giornate, è inferiore a 10 operai. E a quanto sopra evidenziato, bisogna aggiungere la questione di dove e come reperire la sabbia per il completamento delle due spiagge, l'installazione dei prefabbricati ufficiali che fungeranno da WC e servizi aggiuntivi, la manutenzione del verde affidata ai "Vivai De Grecis" i quali si sono presentati solo per qualche foto di rito, dopodiché sono scomparsi».
E oggi sull'argomento è tornata la consigliera e candidato sindaco Irma Melini, da sempre interessata alla questione, al punto da far partire la sua campagna elettorale proprio da questo lungomare.
«Il waterfront di San Girolamo resta un'opera incompiuta - dichiara Melini - È questa la triste verità che Decaro dovrebbe raccontare ai baresi che oggi avrebbero dovuto assistere alla consegna dei lavori e che invece aspettano ancora di vedere completato il "lungomare più bello dell'Adriatico", rimasto un cantiere a cielo aperto. Oltre 11 milioni di euro spesi per i lavori il cui risultato finale è più che discutibile e che sta provocando più disagi che benefici all'intero quartiere, dai residenti ai commercianti. Errori di progettazione, ritardi accumulati, date di consegna mai rispettate e un'attesa infinita per vedere oggi che cosa?»
«Il lungomare che lascia questa Amministrazione è un lungomare dove la prima spiaggia, inaugurata due anni fa dal sindaco, oggi non esiste più - sottolinea - dove le barriere frangiflutti non assolvono alla loro funzione e le correnti marine distruggono quanto appena realizzato, dove il verde è inesistente e i pochi alberelli piantati sono inadeguati, piegati dal maestrale e nemmeno messi in sicurezza, e dove la zona destinata ai bagni pubblici, oggi assenti, è diventata un'area di degrado. Senza tener conto dell'ecomostro di cemento che campeggia sullo sfondo e che toglie dignità al quartiere».
«A questo si aggiunga che la viabilità di San Girolamo - conclude la consigliera - è completamente compromessa proprio per l'incapacità di questa amministrazione di programmare prima l'allargamento di strada San Girolamo, che è arteria principale, e di realizzare i marciapiedi, che per il 90 per cento sono inesistenti, e quindi di mettere in sicurezza i pedoni, e poi di fare il lungomare seppur con dei lavori infiniti».
«Non vogliamo denigrare la buona volontà di nessuno - scrivevano in una nota - ma non siamo ciechi e basta farsi un giro sul tutto il lungomare per rendersi conto che con l'attuale stato dei luoghi, solo un miracolo sarebbe in grado di completare le opere e renderle operative in meno di 10 giorni lavorativi e con un numero forza lavoro che nelle belle giornate, è inferiore a 10 operai. E a quanto sopra evidenziato, bisogna aggiungere la questione di dove e come reperire la sabbia per il completamento delle due spiagge, l'installazione dei prefabbricati ufficiali che fungeranno da WC e servizi aggiuntivi, la manutenzione del verde affidata ai "Vivai De Grecis" i quali si sono presentati solo per qualche foto di rito, dopodiché sono scomparsi».
E oggi sull'argomento è tornata la consigliera e candidato sindaco Irma Melini, da sempre interessata alla questione, al punto da far partire la sua campagna elettorale proprio da questo lungomare.
«Il waterfront di San Girolamo resta un'opera incompiuta - dichiara Melini - È questa la triste verità che Decaro dovrebbe raccontare ai baresi che oggi avrebbero dovuto assistere alla consegna dei lavori e che invece aspettano ancora di vedere completato il "lungomare più bello dell'Adriatico", rimasto un cantiere a cielo aperto. Oltre 11 milioni di euro spesi per i lavori il cui risultato finale è più che discutibile e che sta provocando più disagi che benefici all'intero quartiere, dai residenti ai commercianti. Errori di progettazione, ritardi accumulati, date di consegna mai rispettate e un'attesa infinita per vedere oggi che cosa?»
«Il lungomare che lascia questa Amministrazione è un lungomare dove la prima spiaggia, inaugurata due anni fa dal sindaco, oggi non esiste più - sottolinea - dove le barriere frangiflutti non assolvono alla loro funzione e le correnti marine distruggono quanto appena realizzato, dove il verde è inesistente e i pochi alberelli piantati sono inadeguati, piegati dal maestrale e nemmeno messi in sicurezza, e dove la zona destinata ai bagni pubblici, oggi assenti, è diventata un'area di degrado. Senza tener conto dell'ecomostro di cemento che campeggia sullo sfondo e che toglie dignità al quartiere».
«A questo si aggiunga che la viabilità di San Girolamo - conclude la consigliera - è completamente compromessa proprio per l'incapacità di questa amministrazione di programmare prima l'allargamento di strada San Girolamo, che è arteria principale, e di realizzare i marciapiedi, che per il 90 per cento sono inesistenti, e quindi di mettere in sicurezza i pedoni, e poi di fare il lungomare seppur con dei lavori infiniti».