Niente rinnovo del contratto di concessione, Baldassarre Motors fa causa a BMW Italia

Lo storico venditore d'auto barese trascina in tribunale il marchio tedesco, che l'avrebbe volontariamente estromesso dal mercato

giovedì 7 marzo 2019 12.47
Baldassarre Motors, storico concessionario BMW di Bari, trascina BMW Italia e BMW Bank davanti al tribunale della Corte di giustizia dell'Unione europea. Il perché è presto detto: secondo il 90enne cavalier Stefano Baldassarre il prestigioso marchio automobilistico tedesco non avrebbe rinnovato a fine 2018 il contratto di concessione per mettere in atto uno scientifico piano con cui estromettere l'azienda dal mercato.

La causa di Baldassarre Motors è finita anche su change.org, la piattaforma online che raccoglie firme per le petizioni inoltrate da chi sostiene di essere testimone di ingiustizie. Baldassarre, fin da inizio anni '60, diventa uno dei primi concessionari BMW in Italia, con ratifica dell'atto di concessione nel 1971. Il cavalier Baldassarre sostiene di aver sempre adempiuto fedelmente alle direttive impartitegli da BMW Italia, con investimenti ingenti anche nel momento culmine della crisi economica, investendo nelle sedi di Bari, Barletta e Foggia.

Un'azione che, secondo Baldassarre, avrebbe provocato un'esposizione debitoria dell'azienda tale da non poter far altro che cedere l'attività per sostenere le criticità finanziarie.